Jean-Gérard Benoit Czajka, ex agente di Victor Osimhen,ha parlato sull’avvicendamento come procuratore in una lunga intervista a France Football.
Cosa è successo? “Bella domanda, io ed il mio partner Frenay siamo stati licenziati e sostituti da un nuovo agente. Il 13 luglio Victor mi chiese di accompagnarlo a Napoli per completare il trasferimento, ma il mio aereo era pieno e non ci sono riuscito. Per fortuna, perché il Lille lo aveva messo su un volo privato per la Sardegna dove erano presenti le dirigenze dei club. Ma senza di me non poteva firmare. Il 14 luglio mi è stato risposto, tramite via mail, che il mio mandato di rappresentanza di Osimehn, valido fino al gennaio 2021, era stato stoppato senza giusta causa. Mentre i due club avevano già l’accordo da settimane, ed i dettagli del contratto di Victor erano bene o male già sistemati, il calciatore aveva le visite mediche in programma a Roma in settimana”
Problema commissioni? “Queste sono cose che sono state inculcate nella testa di Osimhen. Avevamo una scrittura dal Napoli, ricevuta dal direttore sportivo Cristiano Giuntoli, per cui avevamo stipulato cinque milioni di euro di commissione, all’incirca l’8% del contratto lordo del calciatore. Non c’entriamo con i bonus legati al calciatore: so che è importante per gli appassionati, ma dietro tutto questo c’è un enorme lavoro fatto su Victor per valorizzarlo. E al momento finale, siamo stati rimossi!”
Hai condotto tu le trattative? “Sì e ad essere onesti Victor non voleva andare in Italia. Sin dall’inizio, aveva dei dubbi sull’idea di giocare in Serie A. Mi raccontò che lo spaventavano i problemi legati al razzismo e non se la sentiva. A marzo-aprile mi disse: “Non voglio andare a giocare in Italia nemmeno per dieci milioni di euro netti all’anno dalla Juventus”
Come l’hai convinto? “Ho detto a Victor che prima di farsi questa idea, avrebbe dovuto testare in prima persona la vicenda: incontrare le persone, parlare con i calciatori che hanno avuto problemi di questo tipo. Lo abbiamo fatto ad inizio luglio, quando abbiamo incontrato Giuntoli, Gattuso e De Laurentiis che è una persona con valori ed esperienza, e che sembrava aver convinto il calciatore. Victor ha parlato anche con Koulibaly, ed è stato decisivo nella sua scelta di Napoli”
Anche il lato economico è stato importante: “Certo, a 21 anni aiuta a prendere una decisione positiva il fatto che il Napoli, una grande società, ti offra il ruolo da titolare con un contratto netto di trenta milioni di euro su sei anni!”
Pensi che Osimhen sia consapevole di cosa stia accadendo? “C’é un sacco di pressione, e penso abbia potuto perdere un po’ il controllo. C’é questo William D’Avila che l’ha corteggiato da un po’, magari gli ha fatto notare che avrebbe potuto fargli ottenere un contratto migliore. L’ho visto il 9 luglio a Parigi, Osimhen, poi il 13 mi ha detto di prendere un aereo quando il suo nuovo agente già era lì. E non era possibile, perché tutto il lavoro l’avevamo fatto noi. Ed io non sarei volato a Napoli o in Sardegna senza firmare”