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Gli interventi di Carmine Russo, Luca Marchetti, Quirante Rives e Carlo Laudisa a Radio Marte

A Radio Marte nel corso di “Marte Sport Live” è intervenuto Carmine Russo, ex arbitro italiano 

“Giua non mi è piaciuto ieri per come ha gestito tecnicamente e disciplinarmente la partita perché quando si arbitra a certi livelli, bisogna farlo nella maniera più giusta. Ieri sono stati concessi 3 calci di rigore: il primo contatto è davvero troppo poco, quasi impercettibile, per concedere il calcio di rigore. Il contatto non è tale da procurare quella caduta. In diretta anche io pensavo fosse rigore, ma poi rivedendolo è troppo leggero e quel leggero contatto mette fuori gioco l’intervento del Var rendendo la decisione non più oggettiva, ma soggettiva. Sul secondo rigore concesso al Napoli per tocco di mano di Grassi su tiro di Fabian, mi sento di dire che il fallo non doveva essere sanzionato. In questo caso entra in gioco il Var perché l’arbitro fischia ed il Var deve stabilire se il tocco è avvenuto dentro o fuori l’area. Essendo in area Grassi, l’arbitro ha dovuto concedere il rigore. Il terzo calcio di rigore invece, mi trova d’accordo: chi è avanti ha ragione e quindi chi tampona deve essere punito. 

Gli arbitri italiani in stagione hanno concesso 171 rigori, davvero tantissimi. Questo perché c’è stato un maggiore ricorso all’utilizzo del Var, una maggiore sensibilizzazione nel punire i falli di mano, ma come ogni anno accade ci sono rigori che mancano e altri concessi pur essendo meno gravi”. 

A Radio Marte nel corso di “Marte Sport Live” è intervenuto Luca Marchetti, giornalista

“Neves è un esterno e il Napoli un esterno lo sta cercando. Può far parte della rosa del Napoli a livello tecnico, non so però se Giuntoli lo sta tenendo sotto osservazione. 

Osimhen non ha bisogno delle mie parole, di giudizi lusinghieri ne abbiamo sentiti tanti e se il Napoli vuole fare un investimento così elevato vuol dire che il calciatore ha un livello elevato. Mi fa piacere che il Napoli non abbia paura di investire perché quando investi su un giovane difficilmente poi perdi il valore del calciatore e lo stesso Lozano, se domani il Napoli decide di venderlo, non perde il valore del cartellino. 

Se va via Koulibaly, arriva Gabriel che è un altro giocatore molto quotato. Le società di calcio, quelle della fascia del Napoli, sono costrette a vendere quando arriva l’offerta giusta perché con queste cessioni si alimenta la squadra. Non è detto che la cessione di Koulibaly indebolisce il Napoli perché chi arriva può essere anche più forte o più giovane di chi va via”. 

A Radio Marte nel corso di “Marte Sport Live” è intervenuto Josè Vicente Quirante Rives

Il Camp Nou è sempre un punto a favore del Barcellona, nonostante non sia ammesso il pubblico allo stadio. 

Oltre al potere regionale, c’è quello Nazionale che ha consentito di giocare la Liga anche col Coronavirus. Il Camp Nou è uno stadio all’aperto, non c’è pubblico e poi vengono fatti i test prima di ogni partita così da dare una garanzia totale alle persone coinvolte in una partita. La regola degli assembramenti non è incompatibile con Barcellona-Napoli. Tutto questo però è in fase di evoluzione: se ci sarà un aumento esponenziale dei casi, ogni situazione può cambiare.

Napoli e Barcellona avranno sempre un’unione perché da queste parti è passato Diego e lui unisce sempre”. 

A Radio Marte nel corso di “Marte Sport Live” è intervenuto Carlo Laudisa, giornalista 

“Milik deve scegliere il proprio futuro, ha un contratto in scadenza e mi pare scontato che preferisca la Juve alla Roma. E’ ancora tutto da delineare perchè poi c’è anche la soluzione estero che potrebbe essere presa in considerazione dal calciatore. 

Koulibaly? 65 milioni non sono pochi, se il Napoli pensa di incassarne 100 in questo momento non mi pare ci sia una squadra disposta a spendere questa cifra, ma il mercato è in evoluzione”. 

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