Brasile, arbitro uccide giocatore e viene decapitato
RIO DE JANEIRO – Una normale partita di calcio tra dilettanti in Brasile si è trasformata in campo di guerra. Un calciatore è stato ferito mortalmente dall’arbitro, che successivamente è stato a sua volta ucciso e decapitato da alcuni tifosi che avevano assistito alla scena. L’episodio, riportato da ‘GloboEsporte, è avvenuto a Pio XII, un paesino di meno di 30 mila anime nell’entroterra del Maranhao, Stato del nord-est tra i piu’ poveri e violenti del Paese sudamericano. L’arbitro, Otavio Jordao da Silva de Catanhede, 20 anni, ha deciso l’espulsione del giocatore Josenir dos Santos Abreu, 31 anni.
Ne è nata una rissa, durante la quale il direttore di gara ha estratto un coltello con cui ha colpito l’atleta, che non ha resistito alle gravi ferite riportate. Il clima, gia’ surriscaldato, e’ cosi’ ulteriormente degenerato e il terreno di gioco e’ stato invaso da alcuni spettatori. Inferocito, il gruppo ha prima immobilizzato l’arbitro, che e’ stato in seguito ucciso. Non contenti, gli aggressori hanno continuato, decapitandolo ed esibendo la testa come trofeo. La polizia locale ha divulgato una nota informando che immagini raccolte da cellulari al momento dei fatti sono gia’ in mano al commissario responsabile dell’inchiesta. La polizia non esclude che possano aiutare a identificare alcuni autori del barbaro crimine. Nel frattempo un sospetto si e’ gia’ consegnato alle autorita’: Luis Moraes de Sousa, 27 anni, avrebbe ammesso di aver partecipato al linciaggio dell’arbitro e fatto il nome di altre due persone, che avrebbero poi smembrato la vittima.
Fonte: repubblica.it