Kobe Bryant è morto a 41 anni in un incidente in elicottero a Calabasas. Il velivolo si è schiantato al suolo intorno alle 19 italiane e ha preso fuoco, provocando la morte dell’ex cestista e di altre quattro persone che erano con lui. Proprio nella notte, la leggenda dei Los Angeles Lakers, cinque anelli, due Mvp delle Finals e un Mvp della stagione regolare, era stato superato come terzo massimo realizzatore di sempre in Nba da LeBron James. Lo stesso Kobe si era complimentato in mattinata con il 23 dei Lakers. Poi la tragedia.
Kobe era nato negli Stati Uniti, a Filadelfia, ma ha trascorso parte dell’infanzia e dell’adolescenza (dai 6 ai 13 anni) in Italia al seguito del padre Joe, anche lui giocatore di pallacanestro, visto nel nostro paese con le canotte di Pistoia, Rieti, Reggio Calabria e Reggio Emilia. Parlava fluentemente la nostra lingua ed era un gran tifoso del Milan. Lascia quattro figlie e la moglie Vanessa.
LA CARRIERA
Selezionato nel draft 1996 dagli Charlotte Hornets, ma ceduto subito ai Los Angeles Lakers, Kobe vince il suo primo anello nel 2000 formando un tandem eccezionale con Shaquille O’Neal. I gialloviola firmeranno uno storico threepeat, ripetendosi nel 2001 e nel 2002. Gli ultimi due anelli, Bryant li vince nel 2009 e nel 2010, venendo votato Mvp delle Finals. Nel 2016 il ritiro dal basket, dopo parecchi infortuni e una gara d’addio spettacolare, condita da 60 punti contro gli Utah Jazz.
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