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Gli interventi di Maurizio Pistocchi, Sebino Nela, Antonio Giordano e Vincenzo Montefusco a Radio Marte

A Radio Marte, nel corso di Marte Sport Live è intervenuto Maurizio Pistocchi, giornalista

“Ci sono tante cose che non funzionano nel Napoli e alcune erano preventivabili. Ad esempio, Manolas non è Albiol, non è un leader difensivo ed è molto più simile a Koulibaly ed infatti, il Napoli sta incassando tanti gol. 

Anche in Champions il Napoli concede troppo ed anche contro il Liverpool, ha avuto più occasioni la squadra di casa. Col 4-4-2 si risente troppo dei cali dei giocatori e allora bisogna ricostruire un sistema che consenta ai vari Insigne e Mertens di tornare protagonisti”. 

 A Radio Marte, nel corso di Marte Sport Live è intervenuto Sebino Nela, ex calciatore

“Ero allo stadio sabato pomeriggio, al Napoli mancava qualcosa, se Veretout vestiva la maglia azzurra non c’era partita, ma contro la Roma il centrocampo era troppo fragile. La forza del Napoli è sempre stata in mezzo al campo e poi l’attacco faceva il resto, ma ad oggi vedo qualche mancanza. 

Ad agosto davo il Napoli subito dopo la Juventus e per questo fondamentale sarà reagire subito ed arrivare almeno tra le prime 4. Non voglio solo dire che al Napoli manca un mediano perché sarebbe riduttivo: contro la Roma le prestazioni dei singoli sono state insufficienti”. 

A Radio Marte, nel corso di Marte Sport Live è intervenuto Antonio Giordano, giornalista 

“I numeri del Napoli sono catastrofici. Le partite si possono vincere o perdere, ma ciò  che mi stupisce è lo sguardo dei giocatori. Non ci sono gli occhi di tigre, è una squadra passivamente quasi rassegnata è questo va al di là della giocata, dello schema, è come se fosse venuto a mancare qualcosa. Se nell’arco di una stessa partita il Napoli è capace di fare bene e male vuol dire che ha un’anima, ma che poi sparisce”. 

A Radio Marte nel corso di Marte Sport Live è intervenuto Vincenzo Montefusco, allenatore 

“Il Napoli non l’ho ancora interpretato e non ci capisco nulla da un anno e mezzo. Ancelotti lo stimo moltissimo, ma non è possibile che il suo Napoli non abbia ancora un’identità alla sua seconda stagione. La squadra azzurra è anche più forte dell’anno scorso, ma in campo non si vede”.

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