Gli interventi di Luca Marelli, Giancarlo Padovan e Davide Bernardi a Radio Punto Nuovo
In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Luca Marelli, ex arbitro: “La Penna è un arbitro molto bravo, non lo nascondo. Al momento del contatto era coperto dal corpo di Vicari, la sua è stata una sensazione, basta guardare il fermo immagine. In quella situazione è andato ad intuito, può succedere. Quello che va evitato è di fischiare, in area, un calcio di rigore a sensazione. A livello tecnico è sbagliato, si va incontro ad essere corretti e ad una valutazione non positiva da parte dell’osservatore. Il fallo di mano di Vicari è casuale, non ci sono elementi di punibilità, infatti non è questo il problema, ma l’interpretazione. Intervento VAR? Sul contatto tra giocatori, il VAR non interviene quasi mai. Ci sono contatti di vari tipi, migliaia ed il VAR è molto rigido. Sul tocco di mano, o c’è o non c’è, non ci sono valutazioni da fare. Il braccio, ieri, era attaccato al corpo. Gli elementi non punibili sono: pallone ad un metro e mezzo, braccio attaccato al corpo, tutte condizioni che si sono verificate ieri. Ho visto SPAL-Napoli, guardo spesso gli azzurri perché mi divertono. Quando ha fischiato il calcio di rigore ho pensato non fosse rigore, infatti il VAR l’ha confermato. I tifosi del Napoli mi stanno esasperando sulla questione di Zielinski, ma non sono episodi che hanno qualcosa in comune quello di De Ligt ed il suo. Non ci sono mai falli di mano uguali, possono essere simili, sicuramente, ma già ho parlato di giocabilità di palla. Si cerca sempre la polemica, piuttosto che comprendere. Io non voglio far capire a tutti e aspettarmi che tutti lo facciano, ma mi accontento che qualcuno mi segua e capisca. Il primo contatto è quello che conta, il pallone deve essere toccato e con i rallenty è pure molto semplice”.
In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Giancarlo Padovan, giornalista: “Corsa Champions? L’Atalanta non si sente in corsa per lo scudetto, dice che il Napoli è sotto e quindi è uno scontro per la Champions, ma io non la penso così, né per Atalanta né per Napoli. Sono entrambe portate a pensare al titolo, perché è dimostrato che nessuno vince sempre – ed il rammarico del Napoli è stato non vincere come l’Atalanta – e poi lo scontro diretto può portare il Napoli nella zona che ci aggrada. A questo punto del campionato, dire che questo è uno scontro per la Champions e non per lo scudetto, non me la sento. Sono convinta che sia Napoli che Atalanta si ritrovano in corsa per il titolo. A parte uno scontro diretto di Juventu-Napoli, c’è tutta la serie di scontri diretti da giocare. Dire che questa è una partita per la Champions è avventata. Cos’è mancato al Napoli? Non ho visto la partita, so che una squadra che va in vantaggio, deve mantenerlo e raddoppiare. C’è bisogno di un altro atteggiamento, che neanche la Juventus a Lecce ha avuto. In questo momento, a parte Ferrara, al Napoli manca la ferocia, la fame, determinazione che ha già avuto in altre situazioni. Siamo difronte ad una piccola grande delusione che si chiama Carlo Ancelotti, le ultime partite di campionato sono insufficienti. La partita con il Verona, il primo tempo il Napoli è stato insufficiente, il Verona ha fatto meglio”.
In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Davide Bernardi, giornalista DAZN: “Malcuit? L’ho capito subito che avesse qualcosa che non andava. Non capisco perché l’abbiano fatto rientrare. Per esperienza personale, ho riconosciuto immediatamente l’entità del dolore reazione di Malcuit, forse volevano far finire il riscaldamento a Callejon. Ghoulam? Ha fatto qualcosina, infatti l’ho detto nella telecronaca, poi appena si è capito che non poteva continuare, subito è stato chiamato Callejon. Ancelotti nel post partita ha detto che forse si trattava di una forte botta al ginocchio, ma lui era in lacrime, non ce la faceva neanche ad uscire dal campo. Insigne-Ancelotti? I dialoghi sono stati naturali, come quelli di ogni squadra, nulla di irregolare e con assoluta sincerità. Voleva delle indicazioni su come chiudere Strefezza. Quando il Napoli ha preso gol, la colpa è stata data alla confusione che hanno fatto i giocatori. A livello di tempistiche ed intesità, hanno sbagliato. Ancelotti in panchina è molto temperato, prima di parlare a voce alta mette sempre la mano davanti alla bocca. Il Napoli doveva vincere, capisco che i tifosi storcino un po’ il naso”.