Oggi 10 maggio 2019 ricorre il 32esimo anniversario del primo tricolore della storia del club partenopeo fondato nel lontano 1926. Infatti il 10 maggio del 1987 gli azzurri, all’epoca guidati dal tecnico bergamasco Ottavio Bianchi, soprannominato il sergente di ferro, si cucirono sulle maglie quel triangolino che contraddistingue le compagini vincitrici del campionato. In quella data si giocava, al San Paolo, Napoli – Fiorentina, penultima partita dell’annata 1986/87. Maradona e compagni impattarono contro i viola dell’astro nascente Roberto Baggio per 1 a 1 in virtù delle reti di Carnevale e proprio del divin codino che spiazzò il portierone Garella su calcio di punizione dal limite. Il risultato di parità bastò per aggiudicarsi il titolo di campioni d’Italia, grazie anche al risultato dell’Inter, prima antagonista del team partenopeo che annoverava tra le sue fila, oltre al pibe de’ oro, gente come Bagni, Giordano, Bruscolotti, Francini, Crippa, Romano, Renica e così via. Allora, il campionato di serie A era composto da sole 16 squadre ed il Napoli totalizzò 42 punti in 30 partite, con una media inglese di meno 3. A quel tempo la vittoria non valeva tre punti come oggi, ma due. Alle 16,48 di quella domenica di maggio, Enrico Ameri noto e compianto radiocronista di “Tutto il calcio minuto per minuto”, annunciò all’Italia intera il primo trionfo della formazione napoletana capitanata dal calciatore più forte di tutti i tempi. I tifosi azzurri in delirio sugli spalti dell’impianto di Fuorigrotta intonarono il ritornello della celebre canzone “O’ surdate nnammurat”e per le vie della città iniziarono i caroselli di auto con i clacson a tutto volume. Napoli viveva un momento storico che metteva finalmente da parte ogni problema ed ogni vicissitudine che attanagliava la metropoli campana. Un’emozione ed una gioia che ancora oggi, a distanza di 32 anni, nel ricordare quel giorno, si provano ancora.
10 maggio 1987- 10 maggio 2019: 32 anni fa il primo scudetto azzurro
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