In diretta a ‘Un Calcio Alla Radio’, trasmissione di Umberto Chiariello in onda su Radio CRC, è intervenuto Luca Marelli, ex arbitro: “Se c’era rigore in Napoli-Cagliari? Le braccia erano molto larghe, lì non ci sono dubbi, mentre restano sulla posizione, ovvero dentro e fuori area. Lascia perplessi che si sapeva poco sull’uso tecnologico del cursore 3D anche per episodi di questo genere. Rizzoli non può far tutto da solo, va aiutato anche a livello comunicativo, perché non si può venir a sapere di questo strumento 3D solo dopo 7 mesi dall’introduzione. Il rigore di ieri c’era e il VAR ha lavorato bene. La palla non era mai uscita, ma c’era chiaro evidente errore, quindi giusto interrompere. Chiffi mi è piaciuto, sta crescendo bene, anche se gli manca ancora tanta personalità. L’AIA come la Massoneria? Non si rendono conto di quanto sia importante la comunicazione, tutto qui. E’ un’associazione ingessata da dieci anni, sempre con lo stesso presidente e con le stesse strutture. L’AIA dovrebbe uscire dal Medioevo e aggiornarsi. Il VAR è una rivoluzione del calcio, non del nostro sistema arbitrale. L’AIA non ha interesse nel comunicare, forse”.
In diretta a ‘Un Calcio Alla Radio’, trasmissione di Umberto Chiariello in onda su Radio CRC, è intervenuto Beppe Bruscolotti, ex capitano del Napoli: “Il San Paolo vuoto? Noi avevamo una media di 70mila spettatori ogni domenica e adesso è triste vedere uno scenario del genere. La colpa è di tutti, bisognerebbe mettere da parte tutte queste diatribe e instaurare un bel rapporto. A mettersi di traverso si penalizza tutti, anche le famiglie e gli appassionati storici. Se vogliamo parlare di competitività, questo Napoli merita rispetto e non si può obiettare. Purtroppo non si riesce a vincere, ma il Napoli non è paragonabile al momento a certe società. Anzi, è stato bravissimo nel crescere nonostante tutto. Non si può sentir dire che qualcuno si è scocciato del secondo posto. Ai miei tempi avremmo firmato per questi risultati, riuscendo a vincere pelo-pelo”.