Uno come Arek Milik fa sempre comodo. Non solo perché è un attaccante forte fisicamente, è bravo nelle conclusioni da fuori e all’occorrenza segna anche di rapina. È per via di questo mix di qualità che Carlo Ancelotti ha fatto capire che il suo progetto ripartirà ancora dal polacco. «L’attaccante del prossimo anno è Arek Milik», così l’allenatore del Napoli ha spento sul nascere ogni possibile voce di mercato sulla punta che i tifosi potrebbero sognare. Non si scappa, allora. Perché il Napoli sarà ancora Arekcentrico. Ma d’altra parte non serviva certo un mago per capirlo. Quella chiacchierata che il polacco e Ancelotti si erano fatti durante il primo giorno di ritiro a Dimaro, era già la fotografia di un progetto chiarissimo.
E infatti Ancelotti non ha mai avuto dubbi sulle qualità di Milik. Lo ha messo al centro del suo villaggio e attorno gli ha costruito il resto dell’attacco. Alla lunga ha avuto ragione. Perché i numeri del polacco parlano da soli: 17 gol in campionato, 2 in Europa League e 1 in coppa Italia. Totale 20 centri, bottino niente male se non fosse per quello 0 rotondo alla voce gol in Champions. Da quel punto di vista, l’apporto di Milik è stato scarso, tanto più se si prende in considerazione l’errore last minute nella gara decisiva contro il Liverpool ad Anfield.
Il problema, però, è tornato ad essere di attualità adesso. Perché nel mese di aprile Arek è andato a segno una volta soltanto (nella vittoria esterna con Chievo). Un gol nell’arco delle 6 partite, di cui 4 in campionato (con Empoli, Genoa, Chievo e Atalanta) e due in Europa League (i quarti di finale contro l’Arsenal contro i quali il Napoli non ha segnato neppure una rete). Numeri decisamente preoccupanti per quello che è a tutti gli effetti il miglior terminale offensivo a disposizione di Ancelotti, che a parte nella gara di andata di Londra, lo ha sempre schierato dal primo minuto e sempre per tutti e 90′.
Ecco perché contro il Frosinone può essere l’occasione per scacciare via il malocchio e ritornare ad essere il bomber infallibile del mese scorso (marzo era andato a segno per 4 volte). D’altra parte nella gara di andata di dicembre al San Paolo, la squadra ciociara si era rivelata avversario gradito al polacco che infatti aveva messo a segno una doppietta. Ora, poi, che Insigne latita, l’attacco del Napoli è praticamente tutto sulle spalle di Milik e Mertens, una coppia che pure insieme ha dimostrato di saper funzionare.
Fonte, Il Mattino