Un punto esterno al Penzo contro il Venezia appena affidato all’ex Cosmi, 1-1 finale che vale il 2° posto in Serie B a -4 dal Brescia capolista ma che lascia qualche rimpianto in casa Palermo. Se i veneti quintultimi si erano portati in vantaggio con Bocalon, infatti, i rosanero di Stellone hanno strappato il pareggio nel finale grazie a Puscas dopo aver sprecato un calcio di rigore. E a lasciare il segno in negativo dal dischetto è stato uno specialista come Ilija Nestorovski, 29enne capitano e attaccante dei siciliani al 1° primo penalty non trasformato in Italia: “Negli ultimi quattro o cinque anni non ho mai sbagliato un rigore – ha spiegato il centravanti macedone -, contro il Venezia purtroppo è successo. Mi dispiace non tanto per me, ma per i miei compagni”. Un bilancio in precedenza immacolato per il numero 30 rosanero, pagato 500mila euro ai croati dell’Inter Zapresic nell’estate 2016 e dal buon rendimento in Sicilia (32 gol in 91 presenze). Alla voce rigori, in particolare, il suo ruolino personale recita 28 rigori calciati in carriera con 22 trasformazioni e 6 errori: se l’ultima macchia risale al marzo 2017 contro il Liechtenstein nelle qualificazioni mondiali, le precedenti amnesie riconducevano ai tempi del campionato croato. Infallibile in Italia tra Serie A, B e Coppa Italia (6 penalty realizzati su 6), Nestorovski non ha insaccato il 7° rigore a lui affidato.
Nestorovski: “Nella rifinitura non ne hanno parato nemmeno uno“
A sbarrare la strada al capitano del Palermo è stato Guglielmo Vicario, 22enne portiere che in Laguna ha raccolto il testimone di Audero: non è una novità per lui, d’altronde nel turno precedente si era opposto dal dischetto ad un mostro sacro come Giampaolo Pazzini in forza al Verona. Stavolta a farne le spese è stato piuttosto Nestorovski, bravo a procurarsi un rigore al 69’ (trattenuta di Bruscagin) ma frenato dal mancino incrociato intuito dal bravo Vicario. Un errore che fa notizia, dicevamo, vuoi per la grande precisione del tiratore nonché per la cura maniacale in fase di allenamento: “Nella seduta di rifinitura – ha raccontato il bomber macedone – mi sono allenato proprio sui rigori chiedendo ai nostri portieri di buttarsi dal lato in cui stavo per tirare per essere preciso e angolare la traiettoria il più possibile. Non ne hanno parato nemmeno uno“. Discorso diverso nel posticipo al Penzo, colpa dell’impatto con la sfera: “In partita invece non ho preso bene la palla, ho tirato male e non forte come faccio di solito. Mi dispiace per tutti, sono forte e mi rialzo subito, ma contro il Venezia era chiaramente meglio vincere”. Sguardo al futuro per Nestorovski con il dispiacere per non essersi consegnato il migliore dei regali di compleanno: “Volevo un regalo diverso come un gol e una vittoria, sono un po’ deluso. Però mi dà forza sapere che ci sono i tifosi sempre con noi e alla fine tutti insieme ce la faremo a partire dal Carpi”.