Gli interventi di Stefan Schwoch, Antonio Giordano e Gianluca Vigliotti a Radio Marte
A Marte Sport Live su Radio Marte è intervenuto Stefan Schwoch, ex attaccante
“Insigne ha calciato il rigore perché doveva tirarlo lui, perchè è un grande giocatore e i grandi giocatori si prendono le proprie responsabilità. Mertens soffre il ballottaggio con Milik, inoltre il gioco sulle fasce non lo premia. Con Sarri il gioco si accentrava e il belga era la prima scelta, si cercava la verticalizzazione immediata e questo premiava Mertens. Quest’anno invece, gioca di meno ed è meno tranquillo, la continuità è fondamentale per un attaccante. Quando scendi poco in campo ti intestardisci e vuoi segnare a tutti i costi. Scudetto? La Juve è fuori portata, il Napoli ha fatto il possibile”.
A Marte Sport Live su Radio Marte è intervenuto Antonio Giordano, giornalista
“Ieri sera abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione che è partito il ciclo di Ancelotti, nella testa dei giocatori e dal punto di vista tattico, comportamentale e motivazionale ed avrà bisogno solo della rifinitura del mercato. Il Napoli è in via di espansione e nel secondo tempo, in parità numerica, contro la Juventus, il Napoli ha giocato un calcio a dir poco futurista. Callejon è straordinario, al pari di Zielinski e poi c’è Fabian che si è messo a giocare da playmaker saggio e indemoniato. Siamo di fronte all’inizio di un’avventura che può riservare grandi sorprese.
Allegri è un fuoriclasse, ma esistono dei momenti nella storia di un club in cui sei costretto a doverti arrangiare e non necessariamente bisogna giocare bene per vincere, è una questione di maturità. Questa è una Juve in difficoltà.
Il Napoli va completato, va ampliato l’organico con calciatori che abbiano le caratteristiche di cui questa squadra ha bisogno. Serve una consistenza che talvolta manca”.
A Marte Sport Live su Radio Marte è intervenuto Gianluca Vigliotti, giornalista
“L’episodio Meret-Ronaldo non ha una verità perchè ognuno ha la sua teoria e così andremo avanti, almeno fino a giovedì. Il Napoli però, ha una piccola colpa: nessuno, tranne Meret che discuteva in maniera civile con l’arbitro, è andato da Rocchi a protestate. Serviva farsi sentire, per non convincere Rocchi della sua decisione e convincerlo quanto meno a rivedere le immagini.
Nell’episodio Zalajeta, l’attaccante fu trattenuto e furono annullate le 2 giornate a Zalajeta e questo fece giurisprudenza”.