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Gli interventi di Ivan Zazzaroni, Salvatore Aronica e Pino Taglialatela a Radio Marte

A Radio Marte, nel corso della trasmissione ‘Marte Sport Live’, è intervenuto Ivan Zazzaroni, giornalista

“Napoli-Juve che ricordo con particolare curiosità fu la Supercoppa dell’estate del ’90, quella che finì 5-1 per gli azzurri contro la squadra di Mainfredi. Ancelotti non farà turn over, è una partita importante per l’autostima in vista del Salisburgo e poi è sempre la Juve: vanno rispettati anche i tifosi che hanno speso per andare allo stadio. Il campionato è chiuso, lo sanno anche i napoletani, ma la partita ha un suo peso storico e specifico. Vediamo se Ronaldo giocherà, se fossi Allegri lo lascerei a riposo: la squadra acquisirebbe carica se dovesse vincere senza il portoghese. Andrea Agnelli si è assunto un bel rischio economico comprando Ronaldo, perché non lo rivendi più e lo paghi ogni anno 80 milioni, anche se il Ronaldo italiano non è quello vero. Icardi? Non ha deciso nulla, ha deciso solo di non giocare in queste condizioni. L’Inter è disposta a vendere, Wanda parla spesso della Juve e il Napoli ha fatto giusto qualche movimento. Il problema è lo stipendio da almeno 7-8 milioni, oltre al costo: 80 milioni. I cinesi non si farebbero problemi a tenerlo fuori squadra come con Ramires. Il Napoli un 10 come Dybala se lo sogna”.

A Radio Marte, nel corso della trasmissione ‘Marte Sport Live’, è intervenuto Salvatore Aronica, allenatore

“Il 2-3 di Torino è rimasto indelebile nel cuore dei tifosi, ma la finale di Coppa Italia è stata strepitosa: quella Juve già cominciava ad essere stellare. Con la Juve è sempre la partita dell’anno, è la rivalità storica e negli ultimi anni valeva lo scudetto. Quest’anno no ma c’è sempre prestigio in ballo. Io, Cannavaro e Campagnaro? Mazzarri aveva oleato un meccanismo perfetto, ci lavorava molto in settimana: io ero avvantaggiato già conoscendo il mister, Campagnaro aveva molta fisicità e Cannavaro ci guidava dalle retrovie. Ancelotti? Ha vinto ovunque, c’è solo da imparare. Stessa cosa Allegri, ma il calcio che più mi piace è del primo: svariare con i moduli e proporre calcio, oltre che alla gestione del gruppo, sono cose che mi piacciono molto”.

A Radio Marte, nel corso della trasmissione ‘Marte Sport Live’, è intervenuto Pino Taglialatela, ex portiere del Napoli

“La punizione di Maradona? Impossibile da indovinare, c’è troppa poca distanza dalla porta. Inoltre è impossibile da parare perché il portiere è sorpreso, anche le leggi della fisica hanno dovuto inchinarsi ad un gesto che soltanto un tennista con la pallina può compiere. Milik è il migliore a tirare le punizione nel Napoli, quelle di Mertens e Insigne sono più leggibili. Il polacco ha una percentuale altissima, col Parma è stato bravo anche a sfruttare il suggerimento. Per il resto è una punta spettacolare, completa. Come Van Basten? Sono giocatori che nascono una sola volta, come Maradona e Careca. Milik deve crescere ancora e con Ancelotti troverà la consacrazione. Magari gli servirebbe la cattiveria di Aldo Serena, forse è però elegante rispetto a quest’ultimo. Clean shit? Incide la bravura del portiere, tutti e 3 del Napoli sono bravi. Poi c’è un sistema difensivo efficace, Ancelotti la cura davvero bene dopo alcune incomprensioni iniziali. Meret è il più forte ed ha margini di miglioramenti enormi. C’è bisogno di Ospina per un giovane come lui, può essere d’esempio e svelare qualche segreto a Meret, senza dimenticare Karnezis”.

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