NAPOLI – Hamsik, lettera d’addio ai tifosi
Alla fine il momento è arrivato, un amore lungo 12 anni che, ironia della sorte, s’interrompe proprio nel giorno di San Valentino, festa degli innamorati. E sembra davvero scritta col cuore la lettera che, l’ormai ex capitano, ha voluto dedicare ai tifosi dal suo profilo social, e che noi riportiamo qui di seguito. Che dire, possiamo solo augurare a Marek ogni bene, con il solo rammarico che il suo saluto poteva e doveva avvenire in modi e “tempi” differenti, ma questa è un’altra storia. Buona fortuna “Capitano”.
“Per prima cosa mi devo scusare con voi tifosi azzurri: volevo, speravo, sognavo di salutarvi con un grande giro di campo abbracciato dal vostro applauso. Mi avete sempre sostenuto e amato incondizionatamente nei momenti belli o difficili: di questo ve ne sarò sempre grato.
“Napoli” ce l’ho tatuato sulla pelle: così come la prima vittoria in Coppa Italia dopo 25 anni. Impossibile dimenticare quella festa impossibile dimenticare il momento in cui ho battuto il record di presenze di Bruscolotti o quando ho superato il record di gol in maglia azzurra del DIO del calcio Diego Armando Maradona. Questo mi rende estremamente orgoglioso. Qui a Napoli sono nati i miei 3 figli, napoletani a tutti gli effetti
Desidero ringraziare tutti: il Presidente che mi ha dato la possibilità di rimanere qui per 12 anni e che ha accettato la mia volontà di provare una nuova esperienza; tutti gli allenatori che mi hanno allenato, ai quali devo la mia crescita come calciatore e come uomo; tutto lo staff medico, tecnico e la Società Sportiva Calcio Napoli tutta; i miei amici, dei quali sentirò la mancanza, ma che so non mi abbandoneranno mai perché sono parte della mia famiglia.
Appena sarà possibile spero mi concederete un ultimo giro di campo al San Paolo, per dedicarvi e ricevere il saluto che meritiamo. Vi amo e amerò questa città per sempre.
GRAZIE DI CUORE a tutti e un grandissimo in bocca al lupo ai miei compagni per il resto della stagione: spero riuscirete a vincere l’Europa League!” . (Marek Hamsik)