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OBIETTIVO NAPOLI – Tante occasioni sprecate, ma gioco a sprazzi

Il (forse) dopo Hamsik si apre con un pareggio deludente, che consegna al vento le residue speranze degli azzurri di accorciare sulla Juventus e riaprire (in via del tutto ipotetica) la corsa scudetto.
Pur avendo collezionato numerose occasioni da gol, il Napoli visto al Franchi è parso, ancora una volta, una squadra con un’identità tattica non ben definita, bella a tratti per le fiammate dei singoli, ma incapace di tenere il pallino del gioco, a cospetto di un avversario con evidenti problemi difensivi.
La Fiorentina ha fatto meglio degli azzurri in mezzo al campo, dove per il Napoli Fabiàn non ha dimostrato di essere pronto a raccogliere l’eredità di Hamsik (che a sua volta già faticava a gestire quella di Jorginho), per personalità e continuità nelle giocate, mentre i viola hanno saputo tenere la mediana con grande aggressività e qualità, favoriti dal tre contro due e dall’ottimo stato di forma di Veretout. Al Napoli sembra mancare una leadership tecnica in mezzo al campo, e per tanti elementi non aiuta l’essere schierati fuori ruolo.
Le cose migliori gli azzurri le hanno fatto nei capovolgimenti di fronte, quando riuscivano a prendere in contropiede l’affaticata difesa a tre schierata da Pioli, oppure nelle rare circostanze in cui riuscivano a saltare il primo pressing avversario. Grandi difficoltà sono emerse nel far partire l’azione da dietro. Spesso, quasi sempre, la squadra di Ancelotti è ricorsa al lancio lungo per dare il via alla manovra, tattica poco fruttuosa viste le caratteristiche fisiche degli azzurri.
Queste difficoltà, d’altra parte, sarebbero passate (in parte) in secondo piano qualora gli attaccanti partenopei fossero riusciti a concretizzare una delle tante occasioni create durante il match. Ma la mancanza di freddezza sotto porta è un’altra pecca che pesa sulle sorti partenopee. Le individualità offensive faticano ad incidere. Mertens è un lontano parente del bomber ammirato due stagioni fa, Insigne si accende a sprazzi, ma tutto sommato la sua partita oggi non era stata delle peggiori, per questo la sua sostituzione, nel momento del bisogno, ha sorpreso un po’.
Insomma, nel Napoli di Ancelotti sembrano esserci troppe cose che non vanno, in questo periodo. Certo, quell’azzurra rimane una buona squadra, ma non sembra eccellere in nulla: né negli uomini, né nel gioco, né nelle ambizioni, considerando le manovre di mercato della società. Per fortuna, in Italia, la concorrenza dal secondo posto in giù è davvero povera…

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