A Radio Marte nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Pierluigi Pardo, giornalista: “Discutere di un calcio di rigore o di un fuorigioco che c’è o non c’è non significa istigare la violenza, tutto ciò è assurdo. La verità è che se le trasmissioni televisive non parlassero di episodi arbitrali, la gente comune lo farebbe lo stesso, perché le trasmissioni televisive trattano i temi che interessano al popolo, quelli che il popolo tratta nel quotidiano. Dopo Roma-Inter, gli arbitri vanno va di più al Var, ma non sempre ci va bene. Sul fallo di mano poi c’è una confusione enorme e nell’area di rigore un giocatore non dovrebbe avere le braccia stando agli ultimi episodi. A differenza di un anno fa, la discrezionalità dell’applicazione del Var cambia di giornata in giornata, di mese in mese, ma anche di partita in partita.
Il Napoli ha fatto un grande 2018, sta crescendo molto il progetto e capivo che si gode solo amerà se non si alzano trofei, ma la crescita del club va evidenziata e la gestione di De Laurentiis è eccezionale”.
A Radio Marte nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Giulio Delfino, giornalista: “Ricordo la finale di coppa Italia Napoli-Fiorentina quando ci scappò il morto e questi sono momenti difficili da raccontare. A Milano invece non mi è apparso complicato raccontare ciò che stava accadendo perché si sentiva perfettamente che i bui razzisti non prevenivano da 50 persone, ma molte di più. In una situazione in cui il buon senso doveva prevalere, Mazzoleni poteva anche evitare il secondo giallo e andare da Koulibaly e parlargli. Un arbitro dei vecchi tempi, ma anche un Rizzoli non lo avrebbe mai espulso. Non capisco perché non si sia fatto parlare Mazzoleni che poteva spiegarsi e mi spiace perché questo episodio lo ha condannato, almeno dal punto di vista morale. C’erano gli estremi per sospendere Inter-Napoli, poi ognuno dice ciò che vuole, ma ci sono arbitri che da soli hanno la facoltà di interrompere il match, senza ascoltare chi di dovere da bordo campo.
La prima ondata di ululati per Koulibaly ci sono stati dopo 10 minuti, poi c’è stato l’annuncio e ancora, poi in occasione del fallo i bui sono stati tantissimi. Magari Mazzoleni era concentrato sui cartellini, sul giallo, sul rosso e non ha sentito i cori”.