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Russia, che trasferta! 6 tifosi si fanno 7 mila km

L’areo resta sempre la via più “veloce”. Ps: il perché delle virgolette lo capirete tra qualche istante. Se invece opti per la macchina avrai una bella traversata, 10380 chilometri. Neanche la Transiberiana arriva fino a lì, si ferma a Mosca. Tutto vero. Ah, l’aereo quindi? 12 ore pulite pulite. Una traversata “oceanica” in bello stile, non è un viaggio e neanche una vacanza, semplicemente una trasferta di calcio. E sei tifosi hanno deciso di affrontarla. Siamo in Russia, il paese più grande del mondo per superficie, e il 14 novembre si è giocata la trasferta più lunga di sempre. In realtà si gioca ogni anno, non è neanche una novità, ma fa sempre notizia per via della distanza. Parliamo di Baltika Kaliningrad e Luch di Vladivostok, due squadre di Serie B russa. Un viaggio da raccontare. 

Kaliningrad-Vladivostok: la trasferta più lunga del mondo

Piccola parentesi, dove si trova Kaliningrad? Un tempo nota come Konigsberg, fino al 1946 è stata una città tedesca, incastonata tra Polonia e Lituania. Negli anni ha dato i nati a Immanuel Kant e all’Arena Baltika (45 mila spettatori), lo stadio di casa costruito proprio per i Mondiali di Russia. Un enclave russo in Europa. Vladivostok è nella parte opposta del paese, nell’estremo oriente, più vicina alla Cina che alla capitale Mosca (si trova a soli 100 metri dal Mar del Giappone). La squadra di casa è il Luch, in estate svolge la preparazione in Corea del Sud ed è il club più “odiato” di Russia. Semplicemente perché una trasferta a Vladivostok è un incubo per tutti. Dopo una sconfitta per 4-0 del suo Cska Mosca nel 2005, Akinfeev disse che il Luch avrebbe dovuto iscriversi al campionato giapponese. Storie da Transiberiana, che tra l’altro arriva proprio fino a Vladivostok. Mercoledì hanno giocato contro il Baltika e il Luch ha avuto la meglio, vincendo 2-0 e premiando i sei tifosi all’Arena di Kaliningrad.

Luch, dal rischio fallimento alla salvezza 

Oggi la squadra è tranquilla, ha 35 punti e viaggia verso la salvezza. Decimo posto in campionato. Ma qualche anno fa ha rischiato di fallire a causa… delle trasferte! Motivo intuibile: i costi. Viaggiare in giro per la Russia era diventato insostenibile, stipendi non pagati e crisi nera. L’ex attaccante Amir Bazhev ne parlò così: “Ci hanno tolto anche il cibo. Non ci pagano e ci costringono a spendere i nostri soldi per mangiare. Quando l’autobus si è rotto, abbiamo dovuto raggiungere il campo in taxi a spese nostre”. I tifosi hanno perfino cucinato per i giocatori. Ora la situazione è migliorata e il Luch ha ritrovato la sua serenità. Le altre squadre sono tutt’altro che felici. 

Fonte: Sky

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