Ancora pochi mesi e non discuteremo più di tocchi di mano volontari o involontari. Continueremo a litigare per la punibilità di un gesto, ma perlomeno il regolamento sarà più coerente. Si specificherà meglio cioè che un tocco è punibile in funzione della distanza, del movimento e soprattutto della posizione del braccio: se sarà troppo divaricato rispetto al busto, a meno che non ci sia un rimbalzo fortuito o un pallone calciato forte e da distanza ravvicinata, scatterà la punizione (o il rigore). Non un cambiamento epocale rispetto a quanto avviene oggi, ma sicuramente il tentativo di un approccio più uniforme. Una cosa sarà chiara: non varrà far gol o predisporsi a farlo sfruttando un tocco di mano o braccio, neppure se palesemente fortuito. Il calcio “non vuole” che si possa segnare di mano, cosa teoricamente ancora possibile, ma allo stesso tempo si verrà puniti col cartellino giallo soltanto se il gesto sarà volontario e dunque antisportivo.
Per il resto, l’ “Annual Business Meeting” dell’International Board ha aperto la strada ad altri tre cambiamenti solo apparentemente marginali:
1) I calciatori sostituiti non dovranno più necessariamente uscire dal terreno di gioco dalla linea mediana tra le panchine, un obbligo che apriva la strada a perdite di tempo e alla sostituzione “tattica” del giocatore più lontano. L’arbitro infatti dalla prossima stagione avrà la facoltà di obbligare il calciatore che deve uscire a farlo dal punto del perimetro più vicino a dove si trova.
2) Anche allenatori e membri dello staff potranno essere sanzionati con i cartellini gialli e rossi. Banalmente, un allenatore un po’ troppo irrequieto verrà trattato alla stregua di un suo giocatore: ammonizione, e se persevera secondo giallo o rosso diretto.
3) Sui calci di punizione difensivi in area e sui calci di rinvio non sarà più necessario attendere che il pallone esca dall’area di rigore per considerarlo in gioco. Gli attaccanti dovranno stare fuori dall’area e comunque distanti i canonici 9 metri e 15, ma una volta toccato il pallone, come per una qualunque punizione, potranno avvicinarsi. Allo stesso modo i difensori potranno ricevere un passaggio in area, con buona pace della non rara scenetta del difensore che va a toccare il pallone in area per far scattare la ripetizione del calcio di punizione/rinvio e liberarsi della pressione avversaria.
Il timbro definitivo arriverà a marzo a Glasgow, nell’Annual General Meeting dell’Ifab. Che nel frattempo ha anche bocciato il bizzarro cambiamento dell’ordine dei tiri di rigore conclusivi per determinare la squadra vincente. Si era proposto, e anche provato, a passare dal canonico ritmo squadra A-squadra B a quello che caratterizza il tie-break del tennis e cioè ABBAABBA. I riscontri statistici hanno dimostrato che non cambiava nulla.
Fonte: SkySport