CALCIO ESTERO

Ranieri si presenta: “Voglio Fulham di pirati”

Claudio Ranieri è tornato in Premier League, alla guida del Fulham. Oggi l’allenatore è stato presentato alla stampa, a otto giorni dalla sua prima uscita ufficiale alla guida dei londinesi, che affronteranno il Southampton. “Sono molto felice di tornare nella patria del calcio. Per me è il miglior campionato del mondo. Sono molto contento che il presidente mi abbia chiamato e che ora lavoriamo insieme” ha detto l’allenatore in conferenza.

Come giudica il lavoro di Jokanovic?
“Jokanovic è stato un giocatore fantastico e come manager ha fatto grandi cose, come qui al Fulham. Ma questa è la vita dell’allenatore, quando le cose vanno male bisogna cambiare. È accaduto anche a me al Leicester, è normale”.

La possiamo definire un esperto delle lotte per la salvezza?
“Ogni nuova sfida l’ho sempre affrontata con uno spirito battagliero. Ricordo a Parma nel 2007 ho preso la squadra nelle stesse condizioni e l’ho portata alla salvezza. Venni qui per la prima partita della stagione, il Fulham giocò molto bene ma alla fine perse 2-0. Ora è importante cambiare qualcosa”.

Quali crede che siano i problemi di questa squadra?
“Il Fulham concede troppi gol e io sono un allenatore italiano. Per noi è importante mantenere la porta imbattuta. Quando dico di voler giocare in modo difensivo lo intendo dagli attaccanti. È fondamentale che sia coinvolta tutta la squadra. Vale lo stesso per la fase difensiva, tutti devono partecipare in queste situazioni. Spero che riusciremo ad esprimere un buon gioco, ma se giochiamo bene e perdiamo è un grande problema. Questo è successo, ad esempio, sia contro il Manchester City che contro il Liverpool. Spero a questo punto di giocare peggio di queste due partite ma di vincere”.

La salvezza col Fulham potrebbe essere paragonata al titolo col Leicester?
“Se possiedo una qualità, è quella di dimenticare subito ciò che è successo ieri. Guardo sempre avanti. Sono un uomo ambizioso. Ho ottimi giocatori ma ora devo scegliere quelli che mi trasmettono la voglia di combattere. Con qualità, spirito battagliero e unione – cose che i tifosi percepiscono – stiamo tutti insieme. Sarà necessario anche l’apporto del nostro pubblico”.

Sente di avere ancora qualcosa da dimostrare dopo 32 anni da allenatore?
“Ho il giusto equilibrio nella mia vita quando la squadra va bene o male. Quando tutto va bene, dico a tutti di continuare così e lavoriamo insieme. Quando qualcosa va male, è l’allenatore che deve andar via”.

Come ha vissuto la scomparsa di Vichai Srivaddhanaprabha?
“È stato incredibile. Vichai ha fatto una cosa fantastica. Non solo vincere la Premier League ma ciò che ha fatto per la città. Aveva un gran cuore. Quando penso quante volte ho preso quell’elicottero… Ancora stento a crederci”.

Potrà ripetere qualcosa di eroico anche qui al Fulham?
“Dobbiamo lavorare duro. Quella è stata una favola, dimentichiamola. Ora non è importante pensare ai miracoli, ma pensare che ci saranno molte battaglie da affrontare. Dobbiamo essere pronti tutti insieme: la società, i giocatori, i tifosi, tutti. Devono sostenerci nei momenti brutti e questo è un brutto momento”.

Come vede la partita di sabato contro il Southampton?
“Sarà una battaglia. Sarà fondamentale non prendere gol e provare a vincere. Questo è il nostro obiettivo e per gli avversari sarà lo stesso. Sarà una bella battaglia”.

Come si relazionerà alla squadra?
“Quando cambia l’allenatore, la vita è diversa. Tutti vogliono dimostrare di essere i migliori. Per me è importante che capiscano una sola persona: me. La mia filosofia è dover conoscere tutti i calciatori”.

Crede che ci sia molto da cambiare?
“Quando ho guardato diverse partite, ho visto che questa squadra ha qualità quanto basta per salvarsi. Serve spirito combattivo perché se a questo si unisce la qualità possiamo fare un buon lavoro. Ma ora c’è solo la qualità, senza organizzazione difensiva. È difficile così aiutare i calciatori. Per me è importante trasmettere ai giocatori questa filosofia. Quando perdiamo la palla, voglio vederli arrabbiati, come fossero pirati”.

Anche qui offrirà una pizza ai giocatori ad ogni partita senza subire gol?
“C’è bisogno di qualcosa di meglio della pizza. Non è abbastanza: se manterremo la porta imbattuta, andremo tutti da McDonald’s!”.

Cosa prova pensando che giocherà due partite delle prime tre contro sue ex squadre?
“Penso solo al Southampton. In questo momento non serve pensare ad altro. Southampton, Southampton, Southampton. Poi dopo passeremo al Chelsea”.

Fonte: Sky

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