Numeri, statistiche e curiosità del GP del Brasile
Hamilton per riscrivere ancora una volta i record
Il cinque volte campione del mondo quest’anno ha già ottenuto 9 pole position: una 10^ pole lo renderebbe l’unico pilota nella storia con 4 stagioni da almeno 10 pole (11 nel 2015 e 2017, 12 nel 2016). Al momento condivide il primato con Senna (13 nel 1988 e 1989, 10 nel 1990) che chiaramente non ha mai beneficiato di stagioni da 19/21 gare. Negli anni in cui il brasiliano registrò i suddetti record il mondiale era di sole 16 gare.
Guardando al meteo negli ultimi 10 anni, si sono disputate ad Interlagos gare bagnate nel 2008, 2012 e 2017 e qualifiche con pioggia nel 2009, 2010, 2012 e 2013. E’ rilevante ricordare che Hamilton ha vinto le ultime 9 gare corse sul bagnato (sequenza iniziata a Suzuka nel 2014)…
Un po’ di storia
Ad Interlagos si sono scritte pagine della storia della Formula 1. Se si esclude la riasfaltatura ed il rifacimento dei box, questo è il circuito in calendario con il layout più “vecchio”: la prima gara con questa configurazione si svolse infatti nel 1990. Il secondo layout per anzianità nel calendario attuale è Melbourne, invariato dalla prima gara disputata nel 1996.
Complice il posizionamento ad inizio calendario fino al 2003 il mondiale non era mai stato assegnato ad Interlagos prima del 2005, quando per cinque anni di fila il GP brasiliano è stato decisivo. Una curiosità: tutti e 4 i campioni del mondo presenti in griglia quest’anno (Hamilton, Vettel, Raikkonen e Alonso) hanno vinto e perso almeno un titolo ad Interlagos.
Pilota |
Vinti |
Persi |
Alonso |
2005, 2006 |
2007-2012 |
Raikkonen |
2007 |
2005 |
Hamilton |
2008 |
2007 |
Vettel |
2012 |
2009 |
La pista su cui sono stati assegnati più titoli è Monza (12) seguita da Suzuka (11), quindi proprio Interlagos con 6.
Ecco cosa è successo nelle ultime edizioni
2017: Vettel vince il GP del Brasile alla prima curva
Seb Vettel riesce a sopravanzare il poleman Bottas, conservando la prima posizione per il resto della gara, nella quale i primi tre (il terzo è Raikkonen) corrono uno dietro all’altro senza mai essere in grado di attaccarsi. Chi invece attacca a fondo è Hamilton: partito dai box per aver sbattuto prima di aver messo a segno un tempo in Q1, a suon di sorpassi si porta fino al comando della corsa, per poi terminare in quarta posizione. Una gara simile la compie Ricciardo: giratosi alla prima curva a causa di un tamponamento a catena innescato da Magnussen, termina in sesta posizione.
Fonte: Sky