CALCIO ESTERO

Matic: “Remembrance Poppy? Non lo indosso perché…”

Il precedente

Il papavero rosso nel mese di novembre è praticamente ovunque in Gran Bretagna. Maglie, bandiere. Ma il logo finisce anche accanto ai nomi delle testate dei giornali, per le strade di Londra e appuntato sul bavero delle giacche di chiunque, regina compresa. I giocatori non fanno quasi mai eccezione, tranne quel James McClean ex Sunderland, Wigan e Wba e ora in Championship con lo Stoke, che quel simbolo non lo ha mai digerito. Lui, nato a Derry nell’Irlanda del Nord nella tenuta di Creggan dove vivevano sei dei 28 civili disarmati colpiti dai soldati britannici nella Bloody Sunday del 30 gennaio 1972. Quattordici i morti quel giorno, quando il 1º Battaglione del Reggimento Paracadutisti dell’esercito britannico aprì il fuoco contro una folla di manifestanti per i diritti civili. Gli U2 ne hanno scritto una meravigliosa canzone mentre McClean, di mestiere ala sinistra, scelse un’altra via per la protesta: “So che la mia decisione continuerà a creare polemica ma chiedo rispetto così come io sono rispettoso delle persone che scelgono di indossarlo”. Il motivo? “A causa della mia storia non posso proprio indossare qualcosa che rappresenti la Gran Bretagna”.

Fonte: Sky

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