Non c’è pace per Nicklas Bendtner. L’attaccante danese è stato, infatti, condannato oggi da un tribunale di Copenaghen a cinquanta giorni di carcere senza condizionale per un episodio accaduto lo scorso settembre, quando il classe ’88 ha rotto la mascella a un tassista. La sentenza ha respinto la possibilità che l’ex Juve abbia agito per legittima difesa e assolto il tassista, accusato dai Pubblici Ministeri di tentata aggressione. Secondo i fatti acclarati dagli organi competenti, Bendtner e la sua ragazza, nel mezzo di un’animata discussione, avrebbero all’epoca preso e lasciato un taxi dopo pochi minuti, senza aver pagato la corsa al conducente. Il tassista li avrebbe così rincorsi e richiamati, lanciando anche una lattina verso il giocatore, senza però colpirlo. Da lì sarebbe nato un acceso diverbio tra i due: prima uno scambio di insulti, poi il passaggio dalle parole ai fatti – come testimoniato dalle riprese delle telecamere di sicurezza della zona -, con il danese che avrebbe colpito l’uomo con un pugno, gettandolo a terra, e poi con un calcio. La sentenza si è appoggiata al prezioso utilizzo delle immagini, indicando la condotta di Bentdner come violentemente grave. Il 30enne del Rosenborg, pronto a fare ricorso, dovrà risarcire il tassista con 11.350 corone (poco meno di 2 mila euro), oltre alle spese processuali. L’accusa aveva chiesto inizialmente tre mesi di prigione al centravanti cresciuto nell’Arsenal e una pena con condizionale all’altro uomo coinvolto nell’incidente.
Fonte: SkySport