“Era un uomo d’oro, un uomo buono. Sembrava un padre e dava tranquillità a tutti”. Così raccontava in esclusiva a Sky Sport 24 l’ex allenatore del Leicester, Claudio Ranieri, particolarmente toccato dalla tragica scomparsa di Vichai Srivaddhanaprabha. Coinvolto nell’incidente del suo elicottero insieme ad altre quattro persone, la morte del proprietario delle Foxes ha toccato non solo gli appassionati di calcio inglese: inimitabile l’impresa del club campione in Premier League nel 2016, trionfo che ha stupito tutto il mondo attraverso un autentico miracolo sportivo. Favola dall’impronta italiana con Ranieri in panchina, allenatore legato alla figura del presidente thailandese come da lui stesso raccontato: “La cosa che mi colpiva era questa sua positività, il suo voler far bene, non ha mai fatto pesare a nessuno un risultato negativo, veniva nello spogliatoio e dava la carica”. Il suo successo in Inghilterra ha permesso di conoscere un uomo d’affari appassionato di polo e naturalmente di calcio, slancio trasmesso dal figlio: “Credo che sia stato un uomo illuminato perché ciò che ha toccato, lui lo ha migliorato – ha raccontato Claudio -, ecco perché sarà il figlio più giovane a seguirne le orme”. E pensare che tutto era iniziato con la richiesta di una permanenza in Premier League, torneo poi conquistato da outsider assoluto: “Se chiudo gli occhi e penso a lui, lo vedo sempre con il sorriso sulle labbra”. Claudio Ranieri non poteva che recarsi al King Power Stadium per omaggiare di persona il suo presidente: il suo arrivo allo stadio ovvero il luogo della tragedia, dove entrambi avevano archiviato il sogno di una città intera, ha riservato la preghiera e la massima commozione dell’ex manager delle Foxes. Un ricordo sincero per chi vivrà nella leggenda grazie alla più incredibile delle imprese.
Fonte: Sky