Vichai Srivaddhanaprabha, l’uomo del miracolo
Un cognome lunghissimo e una carriera nel mondo degli affari ancora più grande. Vichai Srivaddhanaprabha è stato un leader nel suo settore mettendo la firma anche nel mondo dello sport con una delle imprese più incredibili che il calcio ricordi. Leicester campione, e ancora prima dei nomi dei vari Mahrez, Vardy e Ranieri c’è inevitabilmente il suo, quello di chi ha reso possibile l’utopia prendendo un club di Championship e portandolo alla gloria. Il resto è storia, ma chi era l’uomo dietro il miracolo sportivo?
Il profilo
Nato a Bangkok il 4 aprile del 1958 da famiglia cinese e col cognome Raksriaksorn, imprenditore, proprietario e presidente del Leicester dal 2010. Ma soprattutto fondatore e CEO del King Power Group main sponsor del club che ha anche dato il nome allo stadio diventato dei sogni. Settore? Il suo è gruppo leader a livello internazionale nella gestione di negozi duty free aeroportuali. Tutto iniziato nel 1989 con fondazione proprio a Bangkok. E che lo ha portato a diventare, stando a Forbes, uno degli uomini più ricchi del paese con un patrimonio di 4,9 milioni di dollari. Nel mezzo è stato anche ambasciatore della Thailandia e ha cambiato il proprio cognome in Srivaddhanaprabha – onorificenza concessa alla famiglia dal re Bhumibol Adulyadej – termine il cui significato è traducibile in lingua inglese come “light of progressive glory”. Luce di gloria, insomma. Per lui che nel 2010 a capo della holding Asian Football Investments aveva rilevato la proprietà Leicester con un investimento da 39 milioni di sterline. Una decisione lampo – dicono ci mise 30 minuti per chiudere l’affare – e che lo portò poi ad alzare il valore del club a quota 371 milioni in otto anni. Meriti? Ovviamente suoi ma anche del figlio Aiyawatt vicepresidente, e che si innamorò delle Foxes dopo averli visti per la prima volta nel 1997 durante la finale di Coppa di Lega a Wembley.
Fonte: Sky