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Derby di Rosario? A Buenos Aires senza tifosi

Difficile gestire la passione nel Clásico Rosarino soprattutto quando è fissato di sera, appuntamento da non perdere tra i tifosi Lebbrosi (Newell’s) e le Canaglie (quelli del Central) dai tanti incidenti nella storia del confronto: due i morti a referto dopo la sfida nel 2014 vinta dai gialloblù, precedente che non concede sconti nel derby. Come riportato da Marca, l’Aprevide (organo dipendente dal Ministero della Sicurezza nella provincia di Buenos Aires) ha imposto la disputa del match nella Capitale ovvero a 300 chilometri di distanza. Una prima disposizione seguita dall’obbligo di giocare a porte chiuse: “Si doveva giocare a Rosario, a Santa Fe o a Rafaela, tuttavia nessuno si è messo d’accordo e gli organizzatori ci hanno chiesto se avremmo accettato di ospitare il Clásico a Buenos Aires e a porte chiuse”. Fari puntati quindi sull’Estadio Grondona che solitamente ospita le partite dell’Arsenal Sarandí, sobborgo di Avellaneda nella provincia della Capitale argentina. Tutto risolto? Manco per idea: nonostante l’assenza delle due tifoserie, è previsto uno schieramento delle forze dell’ordine pari a 100 unità. Poliziotti chiamati a sedare eventuali disordini nel corso del match, risse tra giocatori o panchine che non sono mancate in passato. Saranno loro quindi gli unici spettatore di un derby surreale nel nome della sicurezza.

Fonte: Sky

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