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OBIETTIVO NAPOLI – Cuore e qualità non bastano

Un’ottima prestazione da parte del Napoli non basta per battere il PSG in terra francese. Per due volte in vantaggio, gli azzurri non sono riusciti a mantenere il vantaggio, venendo alla fine rimontati con un gol in pieno recupero.

Tatticamente la disposizione del Napoli è stata la stessa vista contro il Liverpool. 3-5-2 in fase di impostazione che in fase di non possesso tornava ad essere un classico 4-4-2. Nei primi minuti gli azzurri hanno sofferto le qualità individuali dei giocatori parigini, ma con l’andare del match gli uomini di Ancelotti hanno preso sempre più convinzione nelle proprie giocate, finendo per dominare l’inerzia della gara con grande qualità e personalità. Le cose migliori il Napoli le ha fatte sfruttando, con un pressing feroce e costante, le palle perse dal PSG in impostazione. Agli squilibri tattici e agli eccessivi individualismi dei francesi, gli azzurri hanno risposto con spirito di squadra, ordine ed agonismo. Emblemi della prestazione dei partenopei sono stati Koulibaly e Allan, due gladiatori che, nelle rispettive zone di campo, hanno mandato in fumo le iniziative degli avversari. Trovare un giocatore insufficiente del Napoli di stasera è però impossibile.

Anche l’inizio di ripresa è stato difficile per i partenopei, che hanno dovuto far fronte alla massima spinta di Neymar e compagni. I problemi ad inizio secondo tempo sono stati indotti anche dal cambio modulo di Tuchel, che al ritorno dagli spogliatoi ha disposto i suoi con una difesa a tre che ha dato maggior stabilità ai francesi.
Subito il gol del pareggio, però, il Napoli ha ripreso a fare la partita, facendo affidamento su un 4-2-3-1 che mirava a sfruttare maggiormente l’ampiezza sulle corsie esterne e nel contempo garantiva una copertura maggiore del centrocampo in verticale, grazie ai ripiegamenti di Fabiàn Ruiz, schierato alle spalle di Mertens dopo l’uscita obbligata di Insigne. L’uno a due degli azzurri è stato meritato e frutto di una evidente padronanza tattica, mentre il PSG fondava le sue sorti esclusivamente sulle iniziative di individuali. Il colpo estemporaneo, nel finale, ce l’ha messo Di Maria, che ha sventato il successo del Napoli, ma non ne ha cancellato l’eccellente prestazione. Da questa bisognerà ripartire per continuare un processo di crescita che lascia intravedere enormi margini, grazie al grande lavoro di Ancelotti, che si spera possa condurre gli azzurri verso vette finora inesplorate.

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