Immobile, sfogo social per zittire le critiche
Una risposta senza parole, perché a volte bastano i numeri: a loro Ciro Immobile ha affidato la propria “difesa”, in un post su Instagram che vuole essere una replica alle critiche che ultimamente gli sono piovute addosso e, chissà, magari anche un messaggio per chi al momento non lo vede tra i titolari della Nazionale.
Non è un momento sereno, quello attuale, per l’attaccante della Lazio che, con tutta probabilità, anche contro la Polonia partirà nuovamente dalla panchina dopo che, già nel test amichevole contro l’Ucraina, Mancini aveva optato per il tridente-fantasia. Largo ancora a Bernardeschi-Insigne-Chiesa, stando alle ultime indicazioni, in uno schieramento che non prevede il classico centravanti e che dunque non può fare certo felice Immobile. Ecco allora, complici le critiche degli ultimi giorni, che l’attaccante della Lazio ha deciso di rispondere attraverso i social a chi lo ha messo in discussione. Un messaggio che anche senza parole va dritto al punto, con i suoi numeri da bomber spiattellati con una grafica su Instagram e accompagnati dall’emoticon che intima il silenzio con il dito alla bocca.
In campo con la Primavera viola (non contro)
Il (presunto, visto lo sfogo social) malumore di Immobile troverebbe poi conferma in un altro episodio dei giorni scorsi, un’amichevole a porte chiuse tra la Nazionale e la formazione Primavera della Fiorentina, voluta da Mancini in vista dell’impegno con la Polonia. Immobile ha giocato, titolare al centro dell’attacco: ma di quello della Fiorentina. Cosa ci fosse dietro la scelta del Ct lo sa solo il Mancio, forse la volontà di “equilibrare” le squadre come spesso fanno gli allenatori in questi casi, forse il bisogno di testare la sua difesa contro un “vero” centravanti (cosa che dovrebbe essere motivo d’orgoglio, per Immobile), comunque sia il giocatore non avrebbe gradito. E poco importa che non fosse il solo: in quei due tempi da 25′, infatti, hanno giocato con la Primavera della Fiorentina anche Sirigu, Criscito, Lasagna e, nella ripresa, Giovinco, Caprari ed Emerson. In ogni caso, l’episodio avrebbe contribuito a minarne la serenità, fino a farlo sbottare… “in silenzio”.
Fonte: SkySport