Due mesi di carcere, in attesa che si concludano le indagini e si arrivi alla sentenza definitiva: è questa la misura cautelare adottata nei confronti di Aleksandr Kokorin e Pavel Mamaev. I due calciatori russi, rispettivamente dello Zenit San Pietroburgo e del Krasnodar, erano stati arrestati per aver picchiato in maniera selvaggia un alto funzionario del Ministero del Commercio Russo in un bar. Denis Pak, l’uomo aggredito, aveva chiesto ai due di fare meno rumore ma i calciatori hanno reagito colpendolo con una sedia e affrontandolo con pugni e calci. Il tutto documentato, però, dalle telecamere di sorveglianza del locale. I due, successivamente, sono stati trattenuti in carcere, fino alla decisione di tenerli nella prigione di Butyrka in attesa dello svolgimento del processo.
Kokorin: “Mi scuso, ma non privatemi della mia libertà”
I due calciatori, quindi, rischiano una sanzione pesante, anche perché c’è stato immediatamente un risalto a livello mondiale. Kokorin si è detto pentito di quanto accaduto: “Vorrei scusarmi per questo mio atto indegno, mi vergogno molto davanti ai miei genitori, al mio club e ai miei tifosi. È stato un comportamento inaccettabile, farò di tutto per guadagnarmi il perdono. Prego solo di non essere privato della mia libertà”, le parole del calciatore dello Zenit.
Fonte: Sky