Adesso possiamo chiamarla con il suo vero nome: crisi. Il Real Madrid cade a Mosca contro il Cska (1-0), ma è un altro il dato che fa riflettere, e probabilmente preoccupare Lopetegui: l’assenza di gol, oltre che di vittorie, nelle ultime 3 partite. Come se lì davanti mancasse qualcuno… Certo, fa un certo effetto associare la parola crisi ai campioni d’Europa in carica, vincitori delle ultime 3 Champions di fila e al momento in testa alla Liga (a pari punti con il Barcellona) nonostante tutte le difficoltà dell’ultimo periodo. Però, a vedere la striscia disegnata dai blancos nell’ultima settimana c’è da chiedersi cosa stia succedendo alla Casa Blanca: sconfitta per 3-0 a Siviglia, sotto i colpi dell’ex rossonero André Silva (doppietta nel giro di 5’), il 26 settembre; pari a reti inviolate nel derby con l’Atletico tre giorni più tardi, nuovo ko in Champions e sempre senza trovare il gol, evento che non si verificava dal 26 aprile 2016, 0-0 contro il Manchester City nella semifinale d’andata.
L’ultima rete vista dai tifosi del Madrid è quella segnata il 22 settembre da Asensio nell’1-0 all’Espanyol, al 40° del primo tempo: seguono 320 minuti senza gol, 5 ore e 20 di astinenza. A Mosca, dopo 29 partite in Europa andando sempre a segno (anche nelle sconfitte contro Atletico Madrid, Tottenham o Juventus), non sono bastati Benzema, Asensio, Lucas Vazquez e Mariano Diaz (Bale, infortunatosi nel derby, era assente): l’attacco si è inceppato ancora, ed è per questo che è suonato il campanello d’allarme. Anche perché, da quelle parti, la digestione dell’addio di Cristiano Ronaldo sta avvenendo con tempi piuttosto lunghi, sempre che alla fine avvenga del tutto. E allora è subito confronto con l’era CR7, nel corso della quale mai, ma proprio mai, con il portoghese in campo, era successo che il Real Madrid non segnasse nemmeno la miseria di un gol per tre gare consecutive.
L’ultimo ricordo di un simile evento risale alla stagione 2006/2007, 11 anni fa, quando la squadra guidata da Fabio Capello, che alla fine vinse la Liga all’ultima giornata, attraversò un momento difficile a cavallo tra dicembre e gennaio, cadendo in casa contro il Recreativo Huelva (0-3) nell’ultima partita dell’anno e cominciando quello nuovo con il ko a La Coruña (2-0 dal Deportivo) e uno 0-0 contro il Betis in Coppa. Ricordi lontani, di quando CR7 era ancora un’ala del Manchester United, appunto; che tornano a riaffiorare adesso che è un centravanti della Juventus.
Fonte: Sky