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GP Russia, la Mercedes non si nasconde

Nella seconda sessione di libere Lewis Hamilton è stato il più veloce e ha dimostrato una volta di più i passi avanti fatti sulla W09 nel bilanciamento e gestione gomme già visti a Singapore. Sia Hamilton che Bottas, distanziato di due decimi di secondo, sono stati sia veloci nella simulazione del giro secco che molto costanti sul passo gara. Nella prima giornata in pista praticamente inavvicinabili da chiunque. In scia, un po’ a sorpresa, ci sono i due Red Bull, anche se entrambi hanno già la certezza di partire dal fondo della griglia domenica per aver cambiato power unit. A non brillare affatto invece è stata la Ferrari: quinta con Vettel a cinque decimi da Hamilton, addirittura sesto Raikkonen a un secondo. La Rossa in pista è sembrata bilanciata ma non abbastanza veloce, soprattutto nelle numerose curve a 90 gradi che caratterizzano questo tracciato. C’è sicuramente da trovare ancora molto sul giro secco e sulla durata degli pneumatici ma questo non è sembrato impensierire particolarmente il tedesco che è consapevole del lavoro da fare ma anche fiducioso che, nonostante una Mercedes così in forma, la prima fila per Ferrari sia un obbiettivo possibile e non una speranza. Dichiarazioni che fanno un po’ a pugni con la Rossa vista in pista ma che fanno pensare allora che in Ferrari abbiano giocato un po’ a carte coperte. Tra strategie, carichi di benzina e rotazioni motori, i punti interrogativi sono rimasti. La certezza è che la pole position e la prima fila, per le speranze mondiali, siano davvero quasi una necessità.

Fonte: Sky

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