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Gentile-Houston, c’è un nodo contrattuale

Considerarlo un orizzonte sereno sarebbe del tutto fuorviante, ma non è nemmeno così buio e tempestoso come qualcuno potrebbe pensare. Stiamo parlando dell’orizzonte che si trova difronte ad Alessandro Gentile, forse in più grande e puro talento del nostro basket dell’ultimo decennio che attualmente ha cominciato ad allenarsi con Treviglio, una squadra di serie A2, per recuperare dall’operazione al pollice della mano destra che gli ha impedito, durante l’estate, di giocare con la nazionale e di partecipare al veteran camp degli Houston Rockets, la franchigia che detiene ancora i suoi diritti.

Il futuro di Alessandro Gentile

L’oggetto del contendere non è di tipo economico ma contrattuale: i texani hanno proposto all’entourage di Alessandro un two way contract che significa, in soldoni, un contratto che lo lega a Houston che potrà decidere se tenerlo nel roster NBA oppure mandarlo per tutta la stagione prossima a giocare nei Rio Grande Valley Vipers la squadra affiliata a Houston in G-League, la lega di sviluppo, senza possibilità di tornare in Europa. L’ex Bologna invece chiede un Exibit 10, una forma contrattuale che gli permetterebbe, pagando un buy out, di uscire dal quel contratto ed accasarsi in ogni momento in una squadra europea. Le parti devono trovare comunque una soluzione entro il 15 ottobre, data in cui, in caso di nulla di fatto, Ale diventerebbe a tutti gli effetti free agent e libero di firmare un contratto con qualsiasi altra squadra. Nel frattempo il figlio di Nando suda a Treviglio con l’obiettivo di riprendere il feeling con la mano operata e la speranza di tornare ad essere protagonista sul parquet.

Fonte: Sky

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