Guardare una partita di calcio e sentirsi, di colpo, più vecchi. E’ successo a chi ieri ha voluto assistere a Millwall-Fulham, gara valevole per il terzo turno di Coppa di Lega. E’ finita 3-1 per gli ospiti, tornati ad una vittoria che mancava dallo scorso 26 agosto. Sarà una stagione dura per il Fulham che, dopo la promozione della passata stagione, adesso dovrà lottare per l’obiettivo salvezza. Intanto, però, la gioia in coppa. Ci hanno pensato Bryan, Elliott e Christie a piegare un Millwall sempre più in cirsi e fischiato dai suoi tifosi. Colpa della sesta sconfitta su sette partite giocate nell’ultimo mese. E del 22esimo posto occupato in classifica in Championship.
Il record
La scena però è tutta di un ragazzino. Si chiama Elliott. Non Tom, come l’autore del secondo gol, ma Harvey. Ieri l’allenatore Slavisa Jokanovic l’ha fatto debuttare all’età di 15 anni e 174 giorni. Inutile dire che sia diventato il debuttante più giovane della storia del club e anche il più giovane ad esordire nella competizione, battendo il record di 15 anni e 203 giorni fissato da Ashley Chambers del Leicester nel 2005. Il giovane centrocampista ha sostituito Avité all’81’ e per lui tutti prevedono un futuro radioso. A quanto pare, sulla giovane stellina cresciuta nel Fulham, sarebbe già forte l’interesse di City, Barcellona e Chelsea . Così come interessante è il profilo di un altro canterano del club inglese, ovvero De La Torre. Insomma, il Fulham sta lavorando molto bene con i suoi giovani, a partire da Harvey appunto.
Le parole dell’allenatore e la…scuola
“Si tratta di un ragazzo positivo e con un tocco di sana arroganza – ha spiegato l’allenatore nel post partita – negli allenamenti mi dice: ‘Ti dimostrerò di essere all’altezza’. Beh, l’ha fatto e si è meritato questa possibilità. Crediamo che il futuro possa essere davvero brillante per lui”. Intanto, però, il buon Harvey dovrà pensare alla scuola. Ieri mattina era lì, a sostenere qualche esame. Poi la sera il grande esordio, che potrà raccontare ai compagni di classe già stamani. In fin dei conti l’età è quella e a 15 anni si continua ad andare a scuola. Anche se si è un ragazzo prodigio. Anche se si è appena esordito nel calcio dei grandi
Fonte: Sky