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È la musichetta che ogni calciatore, almeno una volta nella vita, sogna di sentir risuonare. Per non parlare dei tifosi: chi non si è mai trovato a urlare a squarciagola quel “the champioooons” che ha reso così mitico l’inno della Champions League? Quello è il momento in cui capisci che lo spettacolo sta per iniziare: i giocatori, allineati e serissimi, lo ascoltano con la compostezza e la concentrazione tipiche del grande evento; i volumi dei televisori salgono al massimo. Scende anche qualche lacrima: ai più emotivi succede. Per non parlare della carica che riesce a dare un inno del genere, inimitabile. Resta da chiarire solo cosa dica il testo. E non veniteci a raccontare che non ve lo siete mai inventati: tutti almeno una volta nella vita l’abbiamo fatto.
In che lingua è scritto l’inno della Champions?
Se non siete mai riusciti a comprendere tutte le parole non preoccupatevi, non tutti masticano inglese, francese e tedesco e riescono a saltellare con disinvoltura da una lingua all’altra. Il testo dell’inno della Champions, infatti, è scritto nelle tre lingue ufficiali della Uefa, inglese, francese e tedesco appunto, con una sequenza di frasi alternate. Per capirci: si parte con “Ce sont les meilleures équipes” (francese: “Queste sono le migliori squadre”), il concetto è ripetuto in tedesco (“Es sind die allerbesten Mannschaften”), poi si passa all’inglese (“The main event”, “L’evento principale”) e così via, fino a quel “The champions” (“I campioni”) che costituisce la parte più riconoscibile dell’inno. In occasione delle finali, poi, viene inserita in controcanto anche la lingua dello stato ospitante. In tutto cinque strofe in tedesco, quattro in francese, tre in inglese, per un totale di tre minuti in cui il mondo del calcio trattiene il respiro grazie soprattutto al crescendo del coro. Quello che si urla a squarciagola appunto, che riconosce anche chi non è appassionato di pallone, che ha contribuito a creare una sorta di “identità” all’interno del mondo del calcio europeo.
Fonte: Sky