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Gasperini: “Facciamo troppa fatica a segnare”

La doppietta dell’ex di turno, quell’Andrea Petagna passato in estate dalla Dea alla Spal, è costata il secondo ko consecutivo in campionato all’Atalanta di Gasperini dopo la sconfitta col Cagliari. Papu & Co. hanno palesato nel Monday Night evidenti limiti dal punto di vista realizzativo, commentati così nel post partita da Gasperini stesso ai microfoni di Sky Sport: “Dov’è finita l’Atalanta? Quella di questa sera è una partita che fa riflettere… È chiaro che in questo momento dobbiamo riuscire ad essere più concreti ma in queste partite non riusciamo a utilizzare gli spazi. Lo facciamo molto male. Stasera c’erano tutti i presupposti per essere più incisivi ma non riusciamo ad esserlo. Dobbiamo fare delle riflessioni. Dentro l’area facciamo fatica nonostante la buona partita di Zapata e di tutto il reparto. In partite come quelle di stasera devi avere qualcosa in più e i 3 punti ti tirano fuori dalle difficoltà. Dobbiamo ritrovare il risultato”. Poi, su Rigoni sostituito al 38’ del primo tempo: “Abbiamo in rosa un numero importante di attaccanti e dobbiamo giocare trovando l’equilibrio giusto. Rigoni lo sto buttando in campo, bisogna avere pazienza con questi giocatori che arrivano da fuori. Come uno può entrare a 30’ dalla fine, un altro può uscire anche al 35’ del primo tempo… Loro stavano ripartendo molto in contropiede e ciò ci creava un problema senza avere un ritorno in attacco. Inoltre abbiamo bisogno che Ilicic faccia minuti. Dobbiamo recuperarlo al più presto”. 

Petagna e gli spettri di Copenaghen

L’allenatore ex Genoa, tra le altre, ha parlato ovviamente anche dell’uomo partita nonché ex di turno: Andrea Petagna. “Petagna? È stata la sua serata. È un giovane che a noi ha dato tantissimo. Ha avuto qualche difficoltà nel realizzare gol ma credo che se imparerà a farlo diventerà un giocatore davvero importante. Rosico per il primo gol, per come l’abbiamo preso…”. Infine, su Copenaghen e gli spettri derivanti quell’eliminazione nei preliminari di Europa League: “Credo che l’Europa sia solamente un alibi. Anzi, per me è stato un campanello d’allarme. Contro i danesi abbiamo giocato due partite a una porta sola con tante conclusioni senza riuscire a fare gol: ciò non è casuale. Infatti stiamo facendo fatica a segnare anche negli ultimi match. Dobbiamo riflettere perché in questo campionato è importante avere mentalità vincente: i pareggi contano poco”.

Fonte: SkySport

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