Non è mai tardi per mettersi in gioco e affrontare nuove esperienze, neanche a 40 anni. Lo sa bene Gigi Buffon, alla prima avventura all’estero dopo una vita vissuta in Italia tra Parma e Juventus. Il Paris Saint Germain dopo ben 18 anni in bianconero, il portiere italiano ha raccontato le sensazioni dei suoi primi mesi in Francia: “Non avevo idea di come gli altri calciatori mi avrebbero accolto, ero anche un po’ preoccupato – ha raccontato a France Football – Dopo quarant’anni in Italia, non è mai facile cambiare la propria vita. A volte finiamo per costruirci una zona di comfort e, per paura o per pigrizia, ci rifiutiamo di andarcene perché la novità è sempre spaventosa. Eppure, io sono l’esatto opposto. Mi piace mettermi in gioco, sono una bestia da competizione, mi piace progredire, mi piace affrontare le difficoltà e capire cosa si deve fare per essere in grado di superarle. Come sto rispetto a quando avevo 35 anni? Sembra impossibile, ma sto meglio. Anche io a volte, quando torno a casa, mi dico che non è possibile. Eppure, dentro di me, mi sento meglio rispetto a cinque o sei anni fa. Forse perchè ho cambiato approccio al lavoro, alla mia età è tutta questione di motivazioni”.
“Giocheremo tante partite, giusto avere tre portieri”
Buffon a Parigi sta lavorando con Areola e Trapp, i due portieri del PSG delle passate stagioni: “Mi trovo bene con loro, ho un ottimo rapporto – prosegue – La loro attitudine al lavoro quotidiano è esemplare e in una squadra è importante avere molto rispetto e stima l’uno per l’altro. Questo è già un buon punto di partenza. Ora il calcio è cambiato molto. Una squadra come Paris Saint-Germain gioca una sessantina di partite e spero che ne giocherà qualcuna in più rispetto alla passata stagione. Mi sembra impensabile avere un solo titolare e quindi è logico avere tre portieri importanti”.
Fonte: Sky