Se poco più di un anno fa qualcuno gli avesse raccontato una storia del genere, probabilmente Giangiacomo Magnani non ci avrebbe mai creduto. O forse sì, perché lui della tenacia ha fatto sempre il suo punto di forza. Faccia a faccia contro Mauro Icardi, non uno qualunque: a vincere è stato lui, il difensore sconosciuto all’esordio in Serie A. Una favola. Certo, è strano pensare che al termine della stagione 2016/17 il suo cartellino non apparteneva a nessuno. Dopo un’annata trascorsa con la maglia del Lumezzane e terminata con la retrocessione in Serie D, infatti, Magnani era rimasto svincolato. Poche certezze sul suo futuro, ma una voglia matta di dimostrare tutta la sua forza. Quella in campo, si sa, è ormai nota a tutti. E’ quella mentale che ha reso il difensore classe ’95 un calciatore diverso rispetto a tanti altri che si sono trovati nella sua stessa, difficile condizione. Un’attesa spasmodica, a tratti snervante, terminata nel luglio 2017: dall’altra parte del telefono Antonello Laneri, il direttore sportivo del Siracusa. Una nuova occasione, da cogliere a tutti i costi per far vedere a tutti di essere un giocatore vero. Appena sei mesi in Sicilia, il tempo per dimostrare che con la Serie C lui aveva davvero poco a che fare, grazie anche agli insegnamenti di Paolo Bianco – “un ottimo allenatore e una splendida persona” – decisivi per la crescita definitiva. A gennaio 2018, proprio nell’ultimo giorno della sessione invernale del calciomercato, la chiamata del Perugia, che lo ha preso in sinergia con la Juventus: altri sei mesi da protagonista assoluto in Serie B, con Breda prima e Nesta – proprio lui – poi ad affidargli le chiavi della difesa. Magnani ha risposto presente, imponendosi immediatamente con una personalità fuori dal comune. Pronto per il grande salto, con la chiamata della Juventus a rendere tutto speciale: prima parte di ritiro con i bianconeri, poi il passaggio al Sassuolo. Fiducia totale di De Zerbi, che lo ha schierato titolare sia all’esordio stagionale in Coppa Italia, sia alla prima in campionato. L’Inter l’avversaria di turno, Mauro Icardi lo sparring partner da affrontare. Da una parte lui, Magnani, dall’altra il campione argentino: come Davide contro Golia, a vincere è stato l’esordiente assoluto, autore di una partita perfetta. Una storia straordinaria.
Fonte: SkySport