E’ inutile iniziare al contrario. Perché è letteralmente impossibile che non ci sia Cristiano Ronaldo. L’operazione con la O maiuscola. Che allunga il divario tecnico fra la Juventus e le rivali italiane, che la proietta nell’empireo europeo. Che rimette al centro dell’attenzione internazionale la nostra serie A. La Juventus ha sorpreso tutti riuscendo a riportare in Italia un campionissimo, pentapallone d’oro per andare alla conquista della Champions League (e non solo). Cristiano Ronaldo è il coronamento di un percorso tecnico ed economico della gestione Agnelli. Con Marotta e Paratici presero la Juventus al settimo posto, 9 anni fa fino ad arrivare a rendere possibile il colpo dell’estate, senza dubbio. Ne parleremo ancora, a lungo, di questa estate. E come se non bastasse la Juventus ha comunque rinforzato la squadra indipendentemente da CR7: Emre Can, Cancelo, Perin, Bonucci e Spinazzola…
Modric è uno scatto che non abbiamo potuto conservare. Anzi l’unico scatto del centrocampista croato è quello che ieri sera, praticamente alla chiusura del mercato italiano, ha messo sul suo profilo instagram tornando a parlare del Real. Per un mese ha flirtato con l’Inter e sarebbe stato un altro colpo galattico. Ma l’Inter si è rinforzata alla grande lo stesso. Modric sarebbe stato un di più, paradossalmente: avrebbe certamente impreziosito la squadra, ma l’Inter non poteva fare nient’altro che aspettare. Florentino Perez ha alzato il muro e fino a non lasciare più spiragli. Ma l’Inter è stata comunque protagonista indiscussa di questa sessione. Ha innestato giocatori di grandissima qualità e temperamento in un organico che già aveva permesso il ritorno in Champions la passata stagione, rimanendo nei confini rigidi del FFP. Nainngolan, Keita, Lautaro Martinez hanno già fatto infiammare i tifosi. De Vrij, Asamoah, Vrsaljko e Politano danno solidità alla squadra e profondità alla rosa. E’ certamente la squadra che si è rinforzata di più. Foto di gruppo.
L’immagine di Leonardo e Maldini rischia di offuscare un lavoro chirurgico effettuato negli ultimi 20 giorni a disposizione. Dopo un’estate passata fra tribunali e commercialisti il Milan è tornato a ruggire. Pronti via ecco Higuain che dopo la bella presenza dei due dirigenti ha mostrato le capacità e le potenzialità del Milan. Al netto delle suggestioni estive riguardo Milinkovic-Savic questo nuovo Milan ha dimostrato di avere idee chiare e una solidità che prima era costantemente messa in discussione. Va ancora rifinito qualcosa, ci sarà tempo a gennaio. Ma i due signori in giacca e cravatta potrebbero avere lo stesso peso del Pipita in campo. Faccia a faccia.
La foto di Ancelotti con De Laurentiis è stato il primo vero grande botto dell’estate. I due di spalle, con le mani a formare una pistola: attenti a quei due. Il mercato del Napoli è sembrato fermarsi lì: non hanno fatto impazzire la tifoseria né Verdi, né Meret, né Fabian Ruiz. Ma il Napoli non aveva bisogno di fare rivoluzioni: lo scorso anno ha conteso lo scudetto alla Juve fino all’ultimo, unica cessione Jorginho. Ha tenuto Kolibaly, Mertens, Insigne, Callejon, Hamsik. E ha un allenatore altrettanto valido. Si è a lungo sognato Cavani, senza alcun appiglio. Il Napoli crescerà a livello internazionale: pagherà in campionato? Comunque vada: attenti a quei due.
Anche per la Roma andrebbe fatta una foto di gruppo. Ceduti due giocatori importantissimi (e con grande incasso) è stato il primo vero grande mercato di Monchi. Tanti arrivi: qualcuno noto, qualcuno ad effetto, qualcuno da scoprire. Una rosa più che completa, con raddoppi in ogni ruolo. La Roma ha una rosa supercompleta: con uno straordinario mix fra esperienza e freschezza, esperienza ed incoscienza. Se questo mix funziona lo dirà soltanto il campo: di sicuro il lavoro per Di Francesco sarà più stimolante e complesso. Ma questo tipo di difficoltà non hanno mai spaventato gli allenatori. La carica dei 12.
Situazione opposta dall’altra parte del Tevere. Operazioni praticamente chirurgiche e una linea molto chiara su Milinkovic Savic: lo volete? Dovete avere almeno 120 milioni di euro, altrimenti non si muove. E così è stato. In tanti ci hanno provato, girando al largo, sperando si aprisse lo spiraglio giusto. In tanti, dopo aver capito le premesse, non hanno neanche iniziato la trattativa, come il Milan. Lotito ha dimostrato in passato che ottiene sempre quello che chiede. Milinkovic Savic rimane: arriverà il rinnovo di contratto e una grande serenità per affrontare la scorsa stagione. La Champions è sfuggita per un soffio: quest’anno ci si riprova, obbligatorio.
Toro scatenato: gli ultimi giorni di mercato sono sotto il segno granata. La vetrina del 17 è tutta per Cairo e Petrachi che portano a casa due azzurri e consegnano a Mazzari una squadra dinamica e di esperienza, con lo spirito Toro addosso. Peraltro ingaggiando un duello nelle ultime 24 ore con la Samp che ha anche lasciato qualche polemica. Ma è il mercato, bellezza.
La linea verde della Fiorentina. A Firenze è ripartito un ciclo ed è ripartito con la filosofia che i Della Valle hanno sempre voluto per la propria squadra. Gioventù e qualità. La formazione iniziale è la più giovane del campionato. Le prospettive tecniche sono decisamente interessanti. I potenziali incassi per i talentini sono in questo momento non stimabili. Con la grande certezza che i gioielli sono rimasti in casa: tanto detto tanto fatto! Cassaforte.
Il passaporto europeo di Cagliari, Frosinone, Sassuolo, Parma, Empoli. Anche le piccole guardano all’estero, ma soprattutto cercano di puntare in alto. Chi tratta con il Barcellona (per Marlon il Sassuolo) chi con l’Arsenal (per Campbell il Frosinone), chi con il Liverpool (il Cagliari per Klevan), chi fa tornare in Italia Gervinho dalla Cina e Ucan dalla Turchia. Colpi tutt’altro che banali, per dare speranza alle ambizioni della società. Nel caso del Sassuolo cercando di strizzare l’occhio in alto, per le altre tre con la speranza di evitare l’abisso. Colpi sfumati, trattative fino all’ultimo secondo per le tre neopromosse: alcune si sentono incomplete, ma non certo demotivate. Ancora alla ricerca del fuoco giusto.
Zapata e i suoi fratelli. Gli attaccanti movimentano sempre il mercato e sebbene Gasperini non sia stato contento del mercato nerazzurro (almeno a due giorni dalla fine) il colpo più caro della storia dell’Atalanta è stato proprio Zapata. Il Genoa con gli attaccanti ci ha preso gusto, tanto che ora ne ha 8 in rosa (e con gli scontenti che potrebbero essere un problema). Falcinelli, Defrel, Piatek, Petagna, Teodorzyk solo per citarne alcuni. Dovranno far sognare i tifosi. Dopo aver fatto spendere i presidenti!
Fonte: Sky