Una premessa. Non si tratta di un dato di fatto che questi undici giocatori, potenziali campioncini, esploderanno. Non è certo che “saranno famosi”, ma si faranno, anche perché l’età media di questa formazione, schierata con un 4-4-2 che potrebbe anche nella realtà esaltare le caratteristiche di questi ragazzini terribili, è bassissima. Appena 18.5 anni, undici “neo-maggiorenni” in cui il vecchietto è Nicolò Barella.
Portiere: Alban Lafont (Fiorentina, 1999)
Il numero uno deve esserlo per davvero. Perché serve sicurezza, esperienza, oltre a una carta di identità che potenzialmente possa annunciare almeno un ventennio di carriera ad alti livelli. Escludendo Donnarumma (troppo mainstream), restiamo comunque in Serie A. Un nome, Alban, un cognome, Lafont e la direzione presa è chiara: Firenze. Perché la Fiorentina di Pioli punta tanto sui giovani, con un attacco potente e verde, esattamente come la porta, in cui Lafont eredita il posto di Sportiello per provare a dimostrare con i fatti che le parole spese per lui possono essere ripagate con delle prestazioni… da grandi. I numeri lo descrivono già come un portiere fatto e finito (ben 98 le presenze in Ligue 1), in Italia lo aspettano al varco: manca pochissimo per vederlo in azione. Il precampionato comunque qualche indicazione in questo senso l’ha già data.
Fonte: SkySport