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I migliori sette film di basket della storia

7) Fast Break (1979)

Titolo italiano: non uscito in Italia
Regia: Jack Smight
Valutazione UU: 3 stelle
Valutazione IMDB: 6.0
Valutazione Rotten Tomatoes: non presente

Uno slogan dei primi anni Ottata recitava: “Avremmo potuto stupirvi con effetti speciali…”.

Probabilmente è un film di cui non avete mai sentito parlare, ma si tratta di un piccolo gioiello da rivalutare e a cui tributare la giusta attenzione. Uscito in un periodo in cui la pallacanestro era inesorabilmente schiacciata dalla concorrenza degli altri sport, siamo di fronte a una piccola icona di resilienza cinematografica. La suggestiva scena iniziale girata presumibilmente al campetto di West Fourth al Greenwich Village (“The Cage”) è più vicina allo stile di un documentario che a quello di un lungometraggio, un atto d’amore per i playground della Grande Mela. Il protagonista interpretato da Gabe Kaplan ha una fisicità e un’ironia molto vicini alle corde di Billy Crystal e di Robin Williams, e questo è un indiscutibile punto di forza.

La storia è incentrata su un entusiasta nerd del basket che gestisce a malavoglia un negozio di specialità alimentari e fantastica pallacanestro tutto il giorno. Contro ogni aspettativa riesce a coronare il sogno di una vita: diventare un allenatore NCAA. Un improbabile ateneo nei dintorni di Las Vegas gli offre infatti l’incarico a condizione di accettare un magro salario di 60 dollari per ogni partita vinta. L’accordo prevede un contratto in piena regola con i Cadwallers (il curioso nick della squadra) in caso di successo nel derby contro Nevada State, una classica corazzata del basket collegiale. Il nuovo coach è costretto a partire da zero e recluta talento a piene mani dall’inesauribile serbatoio cittadino: coinvolge il suo amico Hustler (interpretato dal giocatore NBA Bernard King) e una serie di irresistibili personaggi con una grande voglia di riscatto. Il roster vanta anche la presenza di una ragazza androgina (camuffata da uomo) che è a tutti gli effetti il miglior tiratore della squadra.

Kaplan offre una buona prestazione e il suo personaggio si dimostra un mentore di spessore e un entusiasta condottiero, le scene strettamente legate al gioco risultano molto gradevoli e perfettamente adeguate agli anni Settanta. I dialoghi e le piccole storie di contorno sono spesso divertenti: il surreale siparietto sulla figura di Bob Cousy in una caffetteria è poi un esempio magistrale della scarsa popolarità della NBA fino a quel momento. La trama scivola via senza particolari pretese: siamo di fronte a un classico film “Fast Food” che resta nel solco dei più classici prodotti di intrattenimento. Ben accolto dal pubblico e poi riscoperto grazie alla moda del vintage e dalla fiorente “archeologia” sportiva, merita senza dubbio una possibilità. La versione originale del film è presente su YouTube.

Fonte: SkySport

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