Il faccia a faccia
Accadde tutto allora dopo la roboante sconfitta contro la Croazia. Prima il pari contro l’Islanda, poi un 3-0 pesantissimo e il Mondiale a rischio addirittura nei gironi. Fu così che lo spogliatoio, capitanato ovviamente da Messi più Mascherano, chiese un incontro urgente con Sampaoli e due collaboratori del suo staff, Sebastián Beccacece e Lionel Scaloni. Lo scopo del faccia a faccia era molto semplice, e chiaro fin da subito: comunicare al Ct che il gruppo non era più con lui: “Non capiamo quello che dici, non ci fidiamo più di te. Queremos tener opinión” cioè “avere voce in capitolo”. “Decidere noi” insomma. Durissime parole firmate Leo Messi, a cui Sampaoli, sempre stando al libro di Senosiain, avrebbe risposto sorpreso: “Decidere cosa?”. Risposta categorica: “Tutto”. E poi? Avanti con le giuste e ovvie motivazioni: “Mi hai chiesto dieci volte quali cambi fare e quali no. E io non ti ho mai risposto”. Una scontro in piena regola di cui era a conoscenza anche Claudio Tapia, il presidente della Federazione argentina, che avrebbe espresso il suo parere a Sampaoli con due semplici parole: “Devi cedere”. Il finale della storia è poi ben noto a tutti: Sampaoli accettò la scelta e rimase su una panchina ormai non più sua fino all’eliminazione negli ottavi. Subendo le decisioni dei due leader contro Nigeria e Francia per poi andare incontro a un inevitabile esonero.
Fonte: Sky