Lippi: “Buffon al Psg? Avrei preferito finisse la carriera alla Juve”
ROMA – Marcello Lippi e Gigi Buffon sono tra gli artefici dell’ultimo grande successo della Nazionale italiana: il Mondiale del 2006. Nel giorno in cui il portiere verrà presentato ufficialmente come nuovo acquisto del Paris Saint Germain dopo 17 anni di Juventus, l’ex commissario tecnico degli azzurri rivela le sue impressioni su questo scmabio di mercato che segnerà la storia.
“Ho parlato con Buffon tante volte negli ultimi 3-4 mesi, gli ho detto sempre ‘decidi tu, non accettare consigli, fai di testa tua’ – ha raccontato Lippi a Radio Anch’Io Sport -. Lui si sente di giocare ancora. Mi sarebbe piaciuto che avesse chiuso la carriera nella Juventus. Ma è una cosa personale”.
L’allenatore toscano ha poi toccato un tasto assai delicato per Buffon, parlando del rapporto tra il numero 1 e la Nazionale. “Io credo che con l’Italia Gigi abbia finito – ha sentenziato Lippi – Certo, lui è una persona di grande fedeltà e innamorato della Nazionale, se viene l’influenza a cinque portieri sono sicuro che si metterebbe a disposizione, ma ha fatto questa scelta e la rispetterà”.
“CON MANCINI SI PUO’ COSTRUIRE UNA NAZIONALE IMPORTANTE” – A 12 anni esatti dal trionfo di Berlino nel Mondiale 2006 l’ex ct azzurro vede un futuro roseo per il calcio italiano. “Abbiamo giovani bravi in tutti i reparti e un numero importante di giocatori di qualità – ha sottolineato Lippi – Hanno bisogno di un tecnico che faccia un calcio equilibrato e propositivo, e Mancini è in grado di creare una squadra di questo tipo che possa coinvolgere tutti. Sono fiducioso, abbiamo ottimi giovani e un ct esperto. Si può costruire una Nazionale importante”, ha concluso l’ex allenatore della Juventus.
“RONALDO? PUO’ FARE ALTRI 3-4 ANNI A OTTIMI LIVELLI” – Nel corso della sua carriera, Lippi di campioni ne ha allenati tantissimi: da Zidane a Nedved, passando per Del Piero e Ibrahimovic. Ecco perché sull’impatto che avrebbe l’arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juve non ha dubbi: “Cr7 è un giocatore eccezionale e può disputare altri 3-4 anni ai massimi livelli”, ha detto l’ex ct. “Dobbiamo essere contenti veder tornare un grande calciatore nel nostro campionato, magari ne porterà altri a ruota. Se potrebbe spaccare lo spogliatoio? Alla Juve hanno giocatori intelligenti, e le persone intelligenti sanno benissimo che un campione come Ronaldo deve avere un ingaggio diverso”.
“NEL MONDIALE NON ESISTONO PIU’ LE PICCOLE” – A 12 anni dalla vittoria nel Mondiale di Germania, non poteva mancare l’analisi dell’ex ct azzurro sul tornei in corso di Russia 2018 e sulle squadre che sono arrivate in semifinale. “È un Mondiale attuale. Non esistono più le squadre cosiddette piccole – ha detto Lippi -. Tutti i paesi, anche se hanno campionati modesti, hanno 14-15 giocatori che giocano in giro per l’Europa che completano la squadra. Sono giocatori europei e giocare contro di loro non è facile. Ci sono poi le grandi tensioni e le grandi aspettative sui campioni che non hanno compagni così forti come nei club. Ecco perché si è creato questo equilibrio”.
Fonte: Repubblica.it