Francia, Messi ingabbiato: Deschamps svela come
4-3 pirotecnico: la Francia vola ai quarti di finale del Mondiale. Contro l’Argentina un’altra prestazione di carattere, che ha permesso alla squadra di Deschamps di ribaltare il 2-1 incassato a inizio secondo tempo. Tra i segreti del successo anche l’attenzione particolare dedicata a Leo Messi, cervello e motore offensivo dell’Albiceleste, ingabbiato e neutralizzato dal centrocampo dei Blues durante tutta la gara. A spiegare il pensiero dietro a questo atteggiamento tattico è stato lo stesso CT francese: “Sampaoli voleva lasciargli più libertà possibile di venire alle spalle dei nostri centrocampisti – ha detto dopo il match – ma noi ci siamo adattati per limitarlo, Kante infatti gli è sempre stato in marcatura. Avevamo due possibilità: da una parte evitare che Messi ricevesse palla, e facendolo abbiamo ottenuto molto; dall’altra, quando l’aveva tra i piedi, attaccarlo sia da davanti che da dietro. È stato oggetto di particolare vigilanza”. Deschamps ha anche ammesso che questo modo di agire ha funzionato meglio dopo il 2-1, nonostante qualche difficoltà nello strappare il pallone agli argentini: “Conoscevamo il legame tra Marcherano, Banega e Messi – ha aggiunto – Se vuoi che Messi abbia meno influenza possibile sulla gara, allora devi bloccare anche gli altri due”.
“Mbappé ama il calcio, è un talento. Sul paragone con Ronaldo…”
Il CT francese si è quindi detto soddisfatto dell’atteggiamento dei suoi, che però hanno ancora margini di miglioramento: “È una squadra con poca esperienza – ha continuato Deschamps – ma so che possiamo andare lontano, il mio compito è far sì che tutti si esprimano al massimo livello. Mbappé? Ama il calcio, sa tutto, sono contento che sia francese. Ha molto spazio per le sue progressioni, anche in una partita così importante ha dimostrato tutto il suo talento. E si è impegnato anche a difendere”. E quel paragone con Ronaldo… “Non è lo stesso tipo di giocatore, Ronaldo (il “fenomeno” ndr) ha giocato da punta centrale ed era capace di incredibili accelerazioni con la palla al piede. Kylian corre più veloce, ha bisogno di più spazio: anche se può giocare 9, di solito va più sulla fascia. Stiamo confrontando un campione del mondo con un giocatore di qualità, ma di soli 19 anni. Farà progressi”, ha concluso.
Fonte: Sky