Fazio: “L’occhio nero? Meza con una rovesciata…”
“Pavon sta facendo un sacco di casino qui dentro”. Esordisce con questa battuta e con il sorriso stampato in volto, in conferenza stampa, Federico Fazio per spiegare le ragioni del suo occhio nero, ben visibile a tutti. Il gruppo argentino ha ritrovato serenità dopo la qualificazione centrata per un soffio e dopo aver trascorso giorni che, definire turbolenti, è forse riduttivo. Il peggio ora però sembra passato e tutti sono concentrati verso il medesimo obiettivo. Anche il difensore della Roma che, fin qui, non è ancora mai sceso in campo in questo Mondiale: “Siamo 23 giocatori e compagni – dice El Comandante -. Siamo uniti e cerchiamo di aiutarci tra di noi, a prescindere da chi gioca. Abbiamo una grande squadra e dobbiamo approfittarne. Siamo argentini, è ridicolo ascoltare chi dice che non viaggiamo tutti sulla stessa direzione e con lo scopo di alzare la Coppa. Non ricordo di aver esultato mai a un gol in Nazionale tanto quanto ho festeggiato quello di Rojo. Forse quello di Palermo contro il Perù nelle eliminatorie, ma non ricordo una cosa del genere in una Coppa del Mondo. Credo che avere una mentalità vincente sia molto importante e non solo nel calcio, ma in ogni aspetto della vita. Bisogna concentrarsi sull’obiettivo e abituarsi a questa mentalità vincente. Lavorare su ogni partita come se fosse l’ultima. Non so cosa viene detto in Francia su di noi, ma noi ci stiamo allenando bene e siamo in fiducia. Sono convinto che arriveremo alla partita nel modo migliore”.
Fazio spiega poi le emozioni vissute prima della sfida contro la Nigeria: “Non ci sentivamo fuori – racconta il 31enne centrale -. Poi siamo andati in vantaggio e controllavamo la partita senza problemi nel primo tempo. Quel rigore, che non c’era, ha rimesso la Nigeria in gioco, ma noi sapevamo che l’occasione sarebbe arrivata. E così è stato a cinque minuti dalla fine”. Tornando sul suo occhio nero, il difensore ex Tottenham e Siviglia svela poi la vera ragione: “Meza ha tentato una rovesciata e mi ha colpito – conclude, smentendo poi con vena ironica le voci su una possibile rissa tra Pavon e Mascherano in seguito alle proteste dell’ex Barça nei confronti di Caballero, colpevole della rete regalata alla Croazia -. È una testa calda, ma piano piano lo stiamo riuscendo a controllare”.
Fonte: SkySport