Lo strano caso dell’eroe Rojo, riserva di Mourinho
Rojo eroe dell’Albiceleste
Se non può fare notizia l’ennesimo gol in Nazionale di Lionel Messi, bomber all-time con 65 reti in 127 gare disputate, il bottino realizzativo del difensore classe 1990 va ritoccato dopo la notte magica di San Pietroburgo: 57 caps e 3 reti a referto, due delle quali riservate ai Mondiali proprio alla Nigeria tra la scorsa edizione e la rassegna in Russia. Titolare all’esordio contro l’Islanda, dirottato in panchina da Sampaoli nello 0-3 croato a beneficio di una disastrosa linea a tre composta da Mercado, Otamendi e Tagliafico, Rojo ha ricostituito la coppia ideale con il centrale del Manchester City nella difesa a quattro. Dieci minuti prima del gol vittoria, in realtà, il difensore mancino si era reso protagonista di un controverso episodio contestato dal VAR: il suo goffo tocco di mano in area, giudicato involontario dall’arbitro Cakir, aveva negato un secondo calcio di rigore per la Nigeria che verosimilmente avrebbe archiviato l’avventura mondiale dell’Argentina. E a ridosso del 90’ ecco il destro al volo da centravanti, lui che da mancino ha realizzato 17 gol in carriera. Perfetto il cross di Mercado, pregevole la coordinazione che regala la festa a un popolo intero. Una bella rivincita per Rojo protagonista al contrario nella Copa América Centenario del 2016, appuntamento che vide la squadra di Gerardo Martino raggiungere la finalissima contro il Cile. A spuntarla furono Vidal e compagni ai rigori complice l’espulsione del difensore argentino prima dell’intervallo.
Fonte: Sky