#SkyMaldiniDay: 50 volte Paolo
Al Milan di Barbara ho detto sì. A Fassone ho risposto no. Alla Nazionale…
Il no esiste nella mia vita. La percezione è che sia prevalente, ma se poi vado a vedere nella realtà dei fatti, non è sempre così, perché, parliamo di lavoro post-carriera, alla fine della fiera le mie occasioni sono molto limitate, avendo fatto tutta la vita con il Milan e con la Nazionale. E quindi nel calcio, diciamo, mi posso legare solamente a queste due entità.
Al Milan di Barbara ho detto di sì, poi però… sinceramente non so neanche quello…Ci sono andato molto vicino. Almeno, così secondo le parole che mi dicevano. Al Milan di Fassone ho detto di no. Vero. Quello è stato probabilmente l’unico no che ho detto. Alla Nazionale, invece, ho detto due volte di sì come team manager, o perlomeno: “Parliamone”, in occasione del mondiale in Brasile e prima dell’eventuale mondiale in Russia, ma poi non si sono fatti più sentire. Quindi non è proprio vero che il no sia prevalente. Certo che il no ha una parte importante. Non avendo la necessità di fare per forza qualcosa nel mondo del calcio…
Fonte: SkySport