ROMA – Infinito Marco Cecchinato. Dopo aver eliminato Goffin negli ottavi di finale, il tennista siciliano colleziona un altro scalpo prestigioso eliminando nei quarti Novak Djokovic che al Roland Garros aveva vinto nel 2016. 6-3, 7-6 (7-4), 1-6, 7-6 (13-11) il punteggio di una partita che Cecchinato prima ha dominato e poi è riuscito a ribaltare quando sembrava essere scivolata dalla parte del serbo. All’orizzonte in semifinale c’è lo scoglio Thiem, uno dei migliori sulla terra rossa ma Marco ha dimostrato di non aver paura di niente e di nessuno.
INIZIO FOLGORANTE – L’inizio di partita dell’italiano è stato un viaggio ai confini della perfezione: grazie a un’incredibile varietà di colpi ha minato le sicurezze del serbo che ha faticato terribilmente a trovare ritmo dal fondo. Dopo aver archiviato il primo set quasi senza faticare, Cecchinato è stato bravo a mantenere la lucidità nel secondo quando ha cancellato 3 set point dell’ex numero 1 al mondo e poi ha messo il suo autografo sul tie-break, vinto 7 punti a 4.
NOLE SI RIALZA – Nel terzo parziale il match cambia completamente volto: spalle al muro, Djokovic ritrova il suo miglior tennis e approfitta di un calo fisiologico d’intensità da parte del suo avversario. Dall’1 pari, Nole vince 8 game consecutivi e si porta sul 3-0 nel quarto set che sembra poter dominare. Cecchinato però non molla: interrompe la striscia e poi opera l’aggancio sul 5-5 prima di arrampicarsi al tie-break.
L’APOTEOSI – Nell’ultimo game si succedono un’infinità di colpi di scena: finisce 13-11 e dopo aver trasformato il 4°match point Cecchinato esplode in un pianto liberatorio. Con questo risultato il 25enne palermitano guadagna 560mila euro e scala ancora la classifica entrando nella Top 30 Atp (27° posto, aveva iniziato il torneo al 72°). E’ l’ottava volta nella storia del torneo che un italiano raggiunge la semifinale: l’ultimo a farlo prima di Cecchinato fu Barazzutti nel 1978.
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