Mario Balotelli lunedì ha stravinto la partita contro l’Arabia Saudita che ha sancito il suo ritorno in Nazionale dopo 4 anni in cui al centro tecnico di Coverciano ci era passato solo una volta con Antonio Conte, prima di dare forfait per infortunio. Per condire l’ottima prestazione ci ha aggiunto anche la rete del vantaggio, un gol in perfetto stile Super Mario: finta a rientrare sul piede preferito, il destro, e tiro violento nell’angolino basso. Di gol così al Nizza ne ha segnati tanti, ma a vederli realizzare con la maglia azzurra non eravamo più abituati. L’ultimo centro con la Nazionale risaliva infatti al 2-1 contro l’Inghilterra nel Mondiale brasiliano e quello resta anche l’ultima rete in una Coppa del Mondo per l’intera formazione azzurra e tale resterà per almeno altre quattro stagioni. Balotelli contro gli arabi ha quindi interrotto questo lungo digiuno ma, finito il match, ha dovuto combattere un’altra partita, ben più importante. In questi giorni infatti è circolata con insistenza la possibilità che l’attaccante classe 1990 – che a breve sarà svincolato e libero di firmare a costo zero con qualunque squadra di club – diventi ufficialmente il vice-capitano della Nazionale nonché il capitano assoluto in caso di assenza di Bonucci. Super Mario è infatti, tra i convocati di Mancini, il secondo calciatore con più presenze in maglia azzurra (34) insieme a De Sciglio, alle spalle del solo difensore del Milan (78). Facile quindi che a quasi 28 anni per il centravanti sia arrivato il momento di prendersi questa responsabilità. Non tutti però sono d’accordo con questa possibile soluzione e i motivi, purtroppo, non sono dei più nobili. Nel corso della sfida contro l’Arabia Saudita infatti, in tribuna è apparso per pochi secondi uno striscione – poi fatto rimuovere dalla Polizia – che recitava “Il mio capitano è di sangue italiano”. Una frase di cattivo gusto che non è sfuggita alle telecamere e allo stesso Balotelli che, un paio d’ore dopo l’incontro, su Instagram in riferimento allo striscione ha scritto: “Siamo nel 2018 ragazzi basta! Svegliatevi! Per favore”. Un modo, forse anche troppo gentile, per invitare la gente a smetterla con queste discriminazioni razziali, sperando che questa sia l’ultima volta che l’attaccante sia costretto a pubblicare post di rimprovero e disgusto sui propri account social.
Fonte: SkySport