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Buffon: “La nazionale? In situazione d’imbarazzo non sto bene e allora levo l’imbarazzo”

MILANO  – Dopo 176 partite in azzurro e un Mondiale vinto in Germania nel 2006, quello che si consuma tra Gigi Buffone l’Italia non è un dolce addio ma un vero e proprio strappo. “Siccome in Nazionale mi sembra di essere diventato un problema negli ultimi due anni, per la stima e l’orgoglio che ho per me stesso, levo l’imbarazzo a tutti. In una situazione di disagio non ci sto bene”. Così Gianluigi Buffon ha ribadito la decisione di non giocare più con la Nazionale.

“Perché non giocherò con l’Olanda a Torino? Perché sinceramente sono sempre stato un valore aggiunto delle mie squadre, sono sempre stato percepito così – ha replicato l’ormai ex portiere della Juventus, intervistato da Sky a San Siro durante la partita d’addio di Andrea Pirlo -. Sono sempre stato invitato alle feste perché considerato un giocatore importante. Se gli altri non la pensano così, e non dico i tecnici e le persone della Nazionale, ne prendo atto e prendo le decisioni del caso”.

Poi il capitolo futuro e mercato: “Il Psg? Ho bisogno di prendermi una settimana per stare sereno e a bocce ferme analizzare tutte le cose del caso. A 40 anni devo prendere le decisioni più giuste con razionalità. Se parlo francese? No…”, ha risposto sorridendo il portiere. Poi, tornando alle emozioni dell’ultima gara in bianconero: “Per me sabato è stata la giornata del raccolto di quello che ho seminato. Gli aspetti più belli sono stati l’amore della gente, il rapporto con la società e i compagni con cui si è creato un grande rapporto”. Il presidente Agnelli “mi è stato di grande aiuto. Con la Juve non c’era modo migliore di chiudere per uno sportivo di 40 anni”.

Fonte: Repubblica.it

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