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Rigore inesistente, un mese di carcere all’arbitro

Le decisioni arbitrali sono spesso fonte di polemiche durante la settimana. Le discussioni però rimangono all’interno dei bar o dei salotti televisivi, con i direttori di gara che possono incombere al massimo in qualche partita di sospensione ‘punitiva’. In Serbia invece chi sbaglia non la passa liscia e paga… con il carcere. L’arbitro Srdjan Obradovic è stato infatti arrestato dalla polizia con l’accusa di abuso d’ufficio per aver favorito palesamente una squadra nel corso dell’ultima giornata disputata nella SuperLig serba. Il fischietto 48enne ha ricevuto dal Tribunale superiore di Novi Sad una condanna a 30 giorni di prigione dopo aver passato dietro le sbarre 48 ore di misura cautelativa per «impedirgli di poter influenzare i testimoni», come dichiarato da una portavoce del giudice. Obradovic, già criticato in passato per alcune decisioni controverse, è stato incriminato a seguito della sfida tra Spartak Subotica e Radnicki, match importante per decidere le sorti delle due squadre in lotta per un posto nella prossima Europa League. Il direttore di gara ha concesso due rigori alla formazione di casa, il secondo del tutto inesistente: un presunto fallo di mano con la palla che, in realtà, non si avvicina minimamente alla parte superiore del corpo.

Il serbo, oltre all’errata concessione del penalty poi trasformato da Nikolić (che aveva realizzato anche il primo tiro dagli 11 metri), è stato accusato di aver diretto in maniera imparziale l’intero incontro che ha visto anche l’espulsione per doppio giallo di Milan Pavkov, attaccante degli ospiti. “Srdjan Obradovic è sospettato di aver abusato della sua autorità nel match tra Spartak Subotica e Radnicki Nis, vinto dai primi per 2-0, per favorire la squadra di casa contro i rivali” aveva dichiarato al termine della partita Neebojsa Stefanovic, Ministro dell’interno serbo. Sospetto che si poi è tramutato nella condanna a un mese di carcere. Il successo finale ha permesso poi allo Spartak di piazzarsi in solitaria al terzo posto, ultimo utile a raggiungere l’Europa, con tre lunghezze di vantaggio proprio sul Radnicki. Chissà come reagiranno alla notizia invece Real Madrid e Liverpool, considerando che la finale di Champions sarà arbitrata da un altro fischietto serbo, Milorad Mažić, e che la fase a eliminazione diretta è stata caratterizzata da una serie di episodi dubbi.

Fonte: Sky

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