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Pirlo: “Tifavo Inter. Allenare? Vedremo”

Champions League, scudetti e, soprattutto, quel Mondiale vinto nel 2006 in Germania. Una carriera ricca di trofei e successi, con quel destro a incantare tutto il mondo del calcio. Andrea Pirlo ha ricevuto un altro riconoscimento, il premio “Giacinto Facchetti”, in attesa di chiudere ufficialmente il suo percorso da calciatore con la partita d’addio in programma il prossimo 21 maggio a San Siro. “Sono contento di ricevere questo premio in maniera di una persona che ho avuto il piacere di conoscere – ha dichiarato lo stesso Pirlo – Ho giocato con grandissimi campioni, anche nell’Inter, e ho un bellissimo ricordo dell’avventura in nerazzurro. Da piccolo ero proprio tifoso dell’Inter e alla loro chiamata ero al settimo cielo. All’inizio non andò bene, ma a livello personale giocai e fui soddisfatto. Poi andai in prestito alla Reggina, quando tornai sbagliammo il preliminare di Champions. E dopo il prestito al Brescia andai al Milan, il procuratore mi chiamò che ero in viaggio di nozze. In rossonero ho vissuto i 10 anni migliori della mia vita, in cui ho vinto tutto. Ho avuto la fortuna di giocare nelle tre maggiori squadre d’Italia, non ho rimpianti per non essere andato all’estero”. Sugli inizi: “Già da piccolo provavo le punizioni, provando a superare il divano con la palla di spugna. Roberto Baggio? Ricordo una partita del Brescia a Torino in cui fece uno stop a seguire su un mio lancio fantastico. Ma il mio lancio fu normale, fu lui a rendere tutto speciale”.

Fonte: SkySport

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