Editoriale: Inter-Juventus, una “sensibilità” che fa rumore
C’era un vento diverso che ieri sera spirava in quel di San Siro, un vento che profumava di sensibilità, e di cui francamente non se ne sentiva il bisogno. Analizzando con raziocinio quanto accorso nella sfida tra Inter e Juve proprio non si può far a meno di sottolineare che eccessi di sensibilità dell’arbitro Orsato (o di Valeri che armeggiava al Var) hanno condizionato, e non poco una delle sfide più importanti del campionato in corso. Entriamo nel merito del discorso: Tutto parte dell’espulsione di Vecino, ĺ’arbitro Orsato “vede” il fallo del nerazzurro ed interviene sanzionandolo con un giallo. Il fatto che lui abbia visto e sanzionato l’evento escluderebbe l’intervento della tecnologia, ma Valeri ha ritenuto l’evento un chiaro errore (dell’arbitro) e quindi ha dato l’input di tramutare il giallo in rosso. Per carità, le immagini dicono che il rosso ci può tranquillamente stare, ma il problema è il modo di sanzionarlo in quanto il fallo era stato visto e giudicato da Orsato, ma Valeri con soggettiva valutazione ha deciso in modo differente. Benissimo, se questo è il parametro di giudizio che gli arbitri hanno deciso di utilizzare in questa direzione di gara c’è ben poco da dire, magari sarà valutazione utile ai fini di migliorare il sistema, ma purtroppo ciò che stride con tutto il resto è la mancanza di uniformità di utilizzo, infatti proprio non si riesce a capire come la “soggettiva intrusione” di Valeri non abbia fatto capolino in almeno altri 2 casi in cui i falli di Pjanic (già ammonito) ne “supplicavano” l’intervento. Ecco, forse è meglio limitarsi a questi episodi e non andare oltre, ma una cosa va detta, il VAR è un sistema che ha un’enorme potenzialità, ma senza regole chiare, quindi limitando di molto la discrezionalità, sarà solo foriero di polemiche e di dietrologia, soprattutto quando certi eventi possono decidere le sorti di un campionato, e a questo punto è auspicabile che le società di calcio (Napoli in primis) due paroline in lega le vadano pure a dire, con sensibilità s’intende!!!
Migliara Salvatore